NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

domenica 18 novembre 2018

Voci (belle) fuori dal coro

Riportiamo un comunicato di "Comunità giovanile" di Busto Arsizio rimanendo piacevolmente sorpresi della risposta, quanto mai adeguata e forbita.

Comunità Giovanile si schiera con Magugliani: “Niente scuse ai professionisti dell’indignazione”

Comunità Giovanile si schiera al fianco dell’assessore Paola Magugliani sulla vicenda dell’inaugurazione di piazza Vittorio Emanuele. Con una nota respingono le critiche piovute sulla scelta dell’ospite (Emanuele Filiberto) e della data (quel 17 novembre che nel 1938 vide la firma del Re Vittorio Emanuele III sulle leggi razziali volute da Mussolini).
Leggiamo, di nuovo, dell’ennesimo polverone sollevato dai soliti noti professionisti dell’indignazione ad orologeria, e vediamo un assessore, un’amica, che si trova costretta a scusarsi, solamente per aver svolto egregiamente il compito affidatole.
Piazza Vittorio Emanuele II piena
Nell’era del politicamente (s)corretto, i maestri della “democrazia” (loro) si confermano ancora privi di qualsivoglia spirito critico e capacità di analisi che travalichino il ristretto orticello di casa e allora, chiusi nelle loro insormontabili barriere mentali, scambiano un’operazione di marketing con la celebrazione dell’ottantesimo anniversario delle leggi razziali.
Bene, ma non benissimo.
Comprendiamo bene, conti alla mano, che per un ultranovantenne volontario per la libertà sia difficile discernere la pubblicità del 2018 dagli orrori di quella guerra conclusasi ormai più di settant’anni addietro e nulla abbiamo da eccepire. D’altronde, certe ferite non guariscono mai.

Il folto e gagliardo gruppo di contestatori.

Rimaniamo certamente più perplessi verso quei signorotti che, vuoi dall’alto della loro carica istituzionale, vuoi per l’insistenza riservata agli organi di stampa per denunciare a più riprese l’assoluto e rimarchevole sdegno suscitato dalle scelte dell’Amministrazione, hanno additato l’evento in programma per sabato 17 quale nuovo putsch, stavolta di Busto Arsizio.
Alziamo le braccia, purtroppo, perché non si può vincere contro i mulini a vento, ben ricordando che non sarà né il primo, né l’ultimo caso di tal fatta (basti ricordare il pubblico scandalo – rivelatosi il solito flop – inscenato in occasione del celeberrimo falò dell’ex Presidente della Camera).
Paola, non devi scusarti con nessuno per aver svolto, con costanza, impegno e dedizione, gli incarichi che ti sono stati assegnati, tantomeno con chi non ha mai voluto il bene della nostra Busto. A te il nostro più sincero plauso.

Ci vediamo in piazza!


Articolo e foto ripresi da Varese News





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