Rai 150, per LA STORIA SIAMO NOI, presenta: “ULTIMO RE”, un ritratto intimo e inedito di Umberto II di Savoia, in onda domani giovedì 16 maggio alle 23.05 su Rai3. Nato per fare il re, Umberto II incontra il suo destino per appena un mese, quello del maggio del 1946. Poi, uscendo dalla porta posteriore del Quirinale, parte volontariamente per il Portogallo per un esilio che avrebbe dovuto essere transitorio e che invece diventò definitivo. Il documentario di Carlotta Bernabei e Sergio Leszczynski, propone una lettura intima e del tutto inedita del personaggio di Umberto II di Savoia, una delle figure più controverse nella storia della casa reale a cui apparteneva. Sono in molti pensare che Umberto abbia accettato l’esilio, per espiare le colpe di casa Savoia: il patto con il fascismo , le leggi razziali, la catastrofe della guerra a fianco di Hitler, l’infamia della fuga a Brindisi. Un gesto, quello di cedere alla volontà popolare della Repubblica, senza opporre resistenza , in linea con una vita di fedeltà alla corona, ma anche con una condotta personale che più volte aveva lasciato trasparire una naturale inclinazione ad una monarchia più moderna e democratica , al senso della giustizia, alla solidarietà sociale. In appena due anni di luogotenenza Umberto era già riuscito a recuperare consensi popolari e politici sia in Italia che all'estero  Grazie a documenti inediti scovati negli archivi di Stato da La Storia Siamo Noi, emerge con chiarezza la volontà di Mussolini di sminuire e mortificare la sua reputazione. Nei dossier dell’OVRA, la polizia del Duce, si parla chiaramente dell’antifascismo del principe e si legge tra l’altro: “in una seduta segreta il duce ha dichiarato che in nessun caso il principe di Piemonte diverrà re per i suoi vizi e la sua vita sregolata”. Accuse che per molti storici sarebbero state avanzate più per timore da parte di Mussolini, di essere offuscato dall'immagine di un principe affascinante, bello e carismatico che per eventuali comportamenti inopportuni da parte di Umberto II. Nel corso della puntata parlano di lui storici come, Alessandro Campi, Luciano Regolo, Aldo Mola, Gianni Oliva ed altri ancora. Ma anche i suoi parenti più stretti: il figli Vittorio Emanuele e Maria Gabriella, il nipote Emanuele Filiberto, il cugino Amedeo d’Aosta. “E’ stato un uomo educato a fare il re e che non l’ha fatto, afferma Maria Gabriella, sarebbe stato perfetto, onesto, integro, caritatevole, amante del prossimo non ne ho mai conosciuti di così…”.