NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

domenica 5 maggio 2013

La presenza della Casa Savoia a Gioia (del Colle)



A GIOIA SI COMINCIA A PARLARE DELLA CASA SAVOIA NEL 1860.
A QUELLA DATA GIOIA CONTAVA CIRCA 17.000 ABITANTI. INFATTI IL 21 OTTOBRE 1860, A QUALCHE MESE DI DISTANZA DALL'IMPRESA DEI MILLE, I GIOIESI SONO CHIAMATI A VOTARE PER IL PLEBISCITO. SI VOTA NELLO SPIAZZO ANTISTANTE LA CHIESA DI SAN FRANCESCO, CHE DOPO QUELL'AVVENIMENTO PRENDERÀ [...]
A quella data Gioia contava circa 17.000 abitanti. Infatti il 21 ottobre 1860, a qualche mese di distanza dall'Impresa dei Mille, i gioiesi sono chiamati a votare per il Plebiscito. Si vota nello spiazzo antistante la chiesa di San Francesco, che dopo quell’avvenimento prenderà la denominazione di Piazza del Plebiscito o, come comunemente si dice, Piazza Plebiscito.A Gioia si comincia a parlare della Casa Savoia nel 1860.
Piazza Plebiscito
Il quesito su cui esprimere il voto recita: Il popolo vuole l’Italia una, indivisibile con Vittorio Emanuele Re costituzionale e i suoi legittimi discendenti? La lista racchiude n. 4287 individui e quindi sono preparati 4287 bollettini per il sì e altrettanti per il no. Anche a Gioia vinsero i sì e fu dichiarata l’annessione del Sud allo Stato sabaudo.
L’8 novembre 1860 per solennizzare l’entrata del Re d’Italia in Napoli il Decurionato di Gioia approva due maritaggi per le donzelle povere e la distribuzione di pane per le famiglie povere.
Il 17 dicembre 1860 i Decurioni deliberano l’acquisto di tre suggelli con lo stemma della Casa Savoia.
Il 17 marzo 1861 avviene la proclamazione dell’Unità d’Italia.
Il 2 giugno 1861 viene solennizzata anche a Gioia la Festa Nazionale  commemorativa dell’Unità d’Italia e dello Statuto del Regno.
Non tutto va liscio, però, per la Casa Savoia a Gioia.  Infatti a 4 mesi dall'Unità  il 28 luglio 1861, Gioia registra i tragici avvenimenti del brigantaggio, che vedono come figura di primo piano Pasquale  Romano, tristemente noto come il Sergente Romano, ufficiale borbonico di Francesco II, deluso dal governo sabaudo per essere rimasto disoccupato dopo la sconfitta del sovrano borbonico.
Per un approfondimento dell’argomento è possibile consultare il post del 30-1-2009 www.gioiadelcolle.info  Giannini Francesco, Gioia tra Unità d’Italia e brigantaggio. Il sergente Romano.
Il 14 marzo 1862 anche Gioia commemora l’onomastico e la festa del Re Vittorio Emanuele II.
Il 16 agosto 1862 il Consiglio comunale di Gioia, dando  seguito alle disposizioni governative che chiedevano di diversificare la denominazione di Comuni omonimi delibera di aggiungere al nome Gioia le parole “ dal Colle “, stanteché essa è sita sul cratere di una piccola collina che bellamente sorge.
 [...]

Nessun commento:

Posta un commento