Il 50° anniversario della Vittoria trova la nazione unita nel ricordo dell’impresa più splendida della nostra storia, quando, per la prima volta, gli italiani furono un esercito solo, per restituire alla Patria i suoi naturali confini. Essi scrissero pagine di gloria ed il loro valore suscitò l’ammirazione dello stesso nemico.Dallo Stelvio al mare, dalle Petraie del Carso al Piave, soldati di ogni arma e grado tennero alto l’onore della nostra bandiera fino alla vittoria finale.
Soldato tra i soldati il mio Augusto Genitore visse nelle trincee e a Peschiera fece fede per tutti i combattenti e per tutto il popolo, imponendo la difesa sul Piave che portò alla gloria di Vittorio Veneto.
Il mio pensiero si rivolge in quest’ora solenne ai Caduti, ai mutilati, ai reduci, il cui esempio deve guidare gli Italiani e soprattutto i giovani. Nuove mete si devono raggiungere nell’Europa e nel mondo, ma sempre fondate sui valori eterni dell’amore alla Patria fino al sacrificio, per assicurarne l’indipendenza e la libertà.Cascais, 4 Novembre 1968
Umberto
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