Centodieci anni dalla nascita di Giovannino Guareschi
di Carlo Verardo
Emilio Del Bel Belluz con Franco De Bortoli, davanti alla vetrina del Caffè Commercio in Piazza Luzzatti a Motta di Livenza |
A
centodieci anni dalla nascita di Giovannino Guareschi, scrittore, giornalista,
umorista e caricaturista italiano, uno degli scrittori più conosciuti nel
mondo, lo scrittore mottense Emilio Del Bel Belluz ha voluto ricordarlo
esponendo un filone di pane, del peso di 10 chili e lungo oltre 1 metro e
mezzo, nella vetrina del Caffè Commercio, in Piazza Luzzatti a Motta di
Livenza.
Parlando di Guareschi Del Bel Belluz ricorda: «Era buono come il pane,
sapeva amare la vita per quello che gli donava ogni giorno. Davanti ad ogni
ostacolo sapeva che Dio lo avrebbe aiutato. I suoi scritti non conoscono
tramonto, le tante storie che il fiume Po gli ha portato sono diventate pagine
indimenticabili. Quando ero ragazzo ho incontrato Giovannino. L’ho conosciuto
prima attraverso la lettura dei suoi libri divenuti dei grandi film che
riempivano le sale dei cinema, poi attraverso le sue vignette satiriche
pubblicate in diversi quotidiani. I suoi noti e simpatici personaggi: il buon
Don Camillo, curato di campagna con una serie di episodi molto divertenti, e
contemporaneamente la figura del sindaco Peppone suo rivale in politica, ma in
realtà un fraterno amico. Se il buon Giovannino fosse ancora tra noi, userebbe
la sua penna per criticare e biasimare la società d’oggi che pare abbia perso i
valori della vita. Mi auguro che nel mio paese torni la stessa serenità che
regnava nel mondo di Giovannino Guareschi, quando vi era meno ricchezza e più
libertà».
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