NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

lunedì 25 giugno 2018

Eroi dimenticati: l’ultimo Conte di Salemi e quel diritto alla prima linea


Era una calda giornata del 22 giugno 1889 quando Maria Letizia Bonaparte, seconda moglie di Amedeo I di Spagna e pronipote di Napoleone, mise al mondo Umberto. Pochi mesi più tardi, il re di allora Umberto I conferì al neonato il titolo di Conte di Salemi, carica che non venne più rinnovata a nessun altro. Umberto aveva altri due fratellastri: Emanuele Filiberto, Vittorio Emanuele conte di Torino e Luigi Amedeo Duca degli Abruzzi.


Dopo che ebbe terminato gli studi, Umberto frequentò l’Accademia Navale di Livorno nel 1908 e partì volontario per il fronte nel 1915. Fervente nazionalista e coraggioso soldato, Umberto volle combattere in prima linea e, dopo aver ottenuto il permesso su sua personale richiesta, si distinse in combattimento ottenendo due medaglie d’argento al valor militare e la successiva promozione a ufficiale.


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Tommaso Lunardi


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