NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

mercoledì 27 dicembre 2017

Il libro azzurro sul referendum - IX cap - 2

L’on. Enzo Selvaggi Direttore di “Italia Nuova” (1)

«Informato del rovesciamento chiede: «Le cifre sono ufficiali?» gli si risponde di no. «Non è possibile dare per decisa una partita come questa, su base così incerta, obietta, o si vuole la guerra civile?» Chiama al telefono il suo collaboratore dr. Mancuso; lo incarica di un pronto tentativo col capo gabinetto di Romita, il Vicari per « impedire questo falso»... Ma Vicari risponde che è ormai troppo tardi per intervenire e che comunque la notizia della maggioranza repubblicana ha fondamento». Selvaggi decide allora di agire direttamente su Romita. Benché siano le quattro di notte, lo chiama al telefono nell’abitazione, e dopo avergli esposto in termini vibrati i gravi motivi che lo hanno spinto al passo su di lui, conclude: «La cosa è intollerabile. Ognuno di noi, secondo le raccomandazioni che lei stesso ci ha rivolto, si attiene alle cifre ufficiali che il suo gabinetto dirama man mano. Mi rivolgo a lei con la sicurezza che voglia immediatamente intervenire per impedire questo arbitrio. Altrimenti non posso garantire nulla su quanto succederà domani». La risposta è: «Si calmi, ora vedo che cosa si può fare. Naturalmente ognuno di noi si deve attenere alle cifre ufficiali. Se le cose stanno come lei dice, questo e pero certo, ritengo non ci sia più nulla da fare per i giornali del nord. Ad ogni modo intervengo». Subito dopo, la prima pagina di « Italia  Nuova », pronta per andare in macchina, viene riportata sul pancone e messa in subbuglio; si impagina a ritmo di corsa un «neretto» in cui si legge; «è probabile che questa mattina i quotidiani socialcomunisti, fiancheggiati da quelli democristiani, annuncino con titoli sensazionali la vittoria della repubblica. La notizia è falsa!».


Comunicato ufficiale del Ministero dell’Interno
I dati e le cifre pubblicati dalla stampa circa l’esito del referendum non sono quelli ufficiali e non sono quindi attendibili. Il Ministero dell’Interno si riserva di diramare un comunicato in merito appena i dati stessi avranno una certa consistenza».
Al mattino i giornali di sinistra escono con titoli attenuati.

In Quirinale e all’Italia Nuova (1)

« In Quirinale e all’« Italia Nuova » si cerca di dipanare la matassa. Qual è la manovra di Romita? Aveva egli in serbo le cifre delle regioni «rosse» e le ha buttate sulla bilancia, in piena notte, sotto la pressante minaccia socialcomunista, all’ultimo momento utile per evitare la guerra civile? Oppure si e dato corso al falso di alcuni milioni di schede in più tenute di riserva e corrispondenti a elettori ipotetici, in modo da spostare a favore della repubblica i piatti della bilancia con un artificio? Fatto sta che il mattino i giornali di sinistra escono con titoli attenuati. La parola «Repubblica!» che doveva concordemente apparire a tutta ' pagina, è stata eliminata in extremis.
«L’Unità» per esempio dice nel suo titolo: «Si delinea la vittoria della Repubblica» e sotto il neretto: «Da noi interpellato, il Ministro Romita si è rifiutato di darci conferma di questa notizia»... Più tardi però Romita riunirà gli esponenti dei partiti ed i rappresentanti della stampa, e darà un annuncio di carattere più ufficiale, precedendo la vera proclamazione, spettante per legge alla Corte di Cassazione.
«L’Avanti!» potrà varare la testata nereggiante con la fatidica parola e Silone nel suo «fondo» scriverà: «l’intervento burocratico ha potuto evitare che l’attesissima notizia fosse come di dovere subito propagata. Noi abbiamo dunque dovuto sopportare, in pochi e in silenzio, durante un certo numero di ore, l’eccezionale notizia...»


(1) Da Storia segreta..., pag. 102, 103 e scg.

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