NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

giovedì 19 maggio 2016

Se ne è andato Marco Pannella

dal sito www.monarchia.it
Marco Pannella era una persona che  emergeva rispetto a tanti altri . 

Era una persona contraddittoria che suscitava sentimenti contrastanti.

Nessuno più di noi, cattolici militanti più che praticanti, ha avversato le sue battaglie sull'aborto e sulla droga, battaglie ignobili per una visione ignobile della vita ma condotte nobilmente.
Non possiamo dimenticare, tuttavia, le prese di posizione originali, geniali, controcorrente che seppe prendere nella sua esistenza.

Ci è caro ricordare che Marco Pannella, quando si diffuse nell'estate dell'1982 la notizia della malattia che ci avrebbe portato via il Re fu l'unico a dire di volersi recare al confine per accogliere "Sua Maestà il Re Umberto II" (sic!) per accompagnarlo in Patria in rispetto della carta di Helsinky più che della costituzione repubblicana.
Ci è caro ricordare che fosse un iscritto del Fronte Monarchico Giovanile, non rinnegato.

Non condividevamo nessuna delle sue battaglie, non ci piace l'Italia che è tale anche grazie a lui. 

Ma non possiamo non riconoscere il valore di un avversario sui valori etici che con qualche sorpresa ci trovammo affianco nel momento del dolore per la malattia e la morte del Re.

Raccomandiamo anche la sua anima al Signore misericordioso, che gli perdoni i suoi peccati adesso che è al Suo cospetto.

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