NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

mercoledì 4 maggio 2016

Outsiders, maledetti hippes monarchici

Che non si dica che siamo capaci di riportare solo notizie serie o vecchie. Siamo dotati anche noi di grande ilarità e ci piacciono le novità :-)



di Amleto De Silva
Ogni tanto ti capita una serie veramente strana, che non riesci a inquadrare. Sono propenso a credere che non sia affatto un male: una fesseria è senza alcun dubbio una fesseria, e questo significa che, tutto sommato, Outsiders non è una fesseria, Non una fesseria completa, comunque. Ho sentito uno dei protagonisti descriverla come una cosa “a metà tra Mad Max e La casa nella prateria”, e forse è la definizione migliore, anche se io ci aggiungerei un pizzico (solo per gradire) di Wrong turn, non so se avete presente, e una guarnizione di Un tranquillo weekend di paura. La storia è abbastanza semplice: c’è questa montagna, sugli Appalachi, che nasconde un enorme giacimento di carbone, che ovviamente fa gola a una grossa e malvagia compagnia mineraria. Metteteci il fatto che nella cittadina ai piedi della montagna sono tutti disoccupati causa crisi, e capirete che i posti di lavoro promessi dalla multinazionale del carbone fanno gola a molti, praticamente a tutti. Nessun problema, direte voi. E invece il problema si manifesta nelle vesti di una piccola comunità, i Farrell, che ormai da secoli vivono allo stato quasi brado sulla suddetta montagna; non pensate però ai classici hillbillies con la salopette di jeans e il banjo, anche se ci sono vicini, così come sono vicini ai mostri di Wrong turn. Diciamo piuttosto che sono un miscuglio tra le due cose, per di più con una struttura sociale abbastanza organizzata. C’è infatti un Re (o una Regina, a seconda, in questo i Farrell sono abbastanza aperti, se mi passate l’espressione) che con mano ferma impera sulle tribù della montagna. Ora, voi mi insegnate che dove c’è un monarca c’è, in agguato (o incluso nella confezione, a vostro piacere) un regicida che aspira a prenderne il posto: è questo il caso dei Farrell, dove il vecchio ma ancora forte Big Foster aspira a succedere -il più presto possibile- alla madre, la Regina, una vecchia incartapecorita che pare sia sempre sul punto di andarsene ma non muore mai. Tipo Carlo ed Elisabetta, per capirci.

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