«Io, ticinese, guardia delle tombe dei reali italiani»
A Elio Moro, docente di Locarno, è stato affidato l’incarico di recuperare una lunga tradizione culturale al Pantheon di Roma
LOCARNO
– Toccherà a un locarnese cercare di recuperare una lunga tradizione culturale
al Pantheon di Roma. Lui è Elio Moro, un uomo dai mille interessi. Di
professione docente, spazia dalla cultura alla gastronomia. Sua l’idea di
recuperare antiche ricette di digestivi. Sue diverse iniziative benefiche
lanciate nella Svizzera italiana. Stavolta, l'incarico arriva da Roma. «Sono
stato nominato responsabile delle guardie elvetiche delle tombe reali, spiega. Da anni c’è una carenza di svizzeri che ricoprono questo ruolo».
Le
guardie d’onore alle tombe reali del Pantheon sono state istituite nel 1878.
Con lo scopo di prestare servizio di guardia alle tombe dei re d’Italia. «Allo
stesso tempo – spiega Moro – si mantiene viva la tradizione legata
alla casa dei Savoia e al Risorgimento. Nel Pantheon c’è anche la tomba di
Raffaello Sanzio». Ma cosa deve fare sostanzialmente una guardia? «Si indossa
la divisa, così come all’epoca. E si sorvegliano le tombe. È più che altro
anche una questione culturale e istituzionale, che attrae parecchio i turisti».
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