NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

giovedì 23 agosto 2018

E se l'Italia si riaffidasse ai Savoia?



La monarchia, nel 2018, è davvero così «fuori moda»? È la domanda che pervade le pagine del bel libro «Conversazione sulla monarchia» di Histórica Edizioni, praticamente il resoconto di una lunga chiacchierata tra il giornalista Rai Adriano Monti Buzzetti Colella e l'avvocato cassazionista Alessandro Sacchi, presi dente deirUnionc Monarchica Italiana.
La risposta di Sacchi, ovviamente, non può che sottolineare l'attualità del sistema monarchico, non fosse altro per la sua presenza in alcune delle democrazie più apprezzate dell'Occidente,  dal Regno Unito alla Spagna, dall'Olanda al Belgio.
Paesi nei quali - spiega il presidente dell'Umi - la presenza della figura del Re, super partes c davvero unificante, ha contribuito al superamento di drammi e voragini istituzionali che avrebbero potuto mettere a dura prova le rispettive popolazioni. Basti pensare proprio al Belgio, dove la storica inimicizia tra fiamminghi e valloni trova «unificazione» proprio sotto la figura della Casa Reale, una presenza così «rassicurante» da far tollerare anche una lunga parentesi senza un governo capace di prendere il comando del Paese. Potrebbe la monarchia tornare anche in Italia? Stando alla Costituzione, no. Ma, nella conversazione tra Sacchi e Monti Buzzetti, emerge proprio la denuncia di quello che rappresenta l'articolo 139 della Carta repubblicana, l’obbligo della forma repubblicana che, di fatto, rappresenta una vera e proprialimitazione della volontà popolare. 
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"Il Tempo", 13 agosto 2018.


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