Nel
settembre 1792 alcuni reparti dell’esercito repubblicano francese al comando
del gen. Montesquieu entrarono nel
Ducato di Savoja dal confine di Pont de Bonvoisen (Ponte di Buonvicinato).
Era
il periodo in cui a Parigi la Convenzione cercava di difendere la
Repubblica dai nemici esterni (Austro-Russo-Prussiani), ma anche di esportare
la rivoluzione con tutto il bagaglio ideologico, anticlericale
e amministrativo al seguito nei paesi confinanti.
Il
Regno di Sardegna (Re Vittorio Emanuele I) fu uno dei primi confinanti a
farne le spese.
L’Alta Savoja, quella attorno al Lago di Annecy, con la
Tarantasia ad est ed in particolare la zona a nord est di Annecy,
cioè le valli attorno a Thones, piccola cittadina capo
Mandamento, si sollevò nel maggio 1793 contro i “francesi”
giacobini e rivoluzionari occupatori, con la forza di quelle contrade facenti
parte a tutti gli effetti del Regno di Sardegna.
Sabato
4 maggio 1793 era giorno di mercato a Thones e proprio qui tra le
bancarelle iniziarono le prime avvisaglie della protesta popolare.
Il
giorno dopo domenica 5 maggio sulla piazza del paese le autorità
giacobine filo-francesi, vollero iniziare con prepotenza ed
ostentazione le operazioni burocratiche inerenti la leva militare,
la famosa “leva di massa” tanto odiata dai
contadini.
Sia
i coscritti, che parecchi presenti si opposero. Venne distribuita la
coccarda azzurra colore dei Savoja.
I
capi più in vista del movimento di rivolta furono un contadino ventenne di
nome Louis Rovet, spinto
probabilmente dalla motivazione del rifiuto della leva militare ed una
giovane ricamatriceMarguerite
Frichelet - Avet, nata a Thones nel 1756, di sentimenti religiosi e
quindi più sensibile e contraria all’acceso anticlericalismo
repubblicano, arrivato con i commissari dell’esercito
francese.
Ad
Annecy le autorità presero subito provvedimenti organizzando una colonna
mobile di 200 cavalieri e 700 fanti da inviare a Thones a
sedare la rivolta.
Nello
stesso tempo i contadini della vallata, mossi dallo spirito delle vecchie
“jacquerie” si armarono con armi da fuoco, in specie quelle requisite con
un colpo di mano a Menthon sul lago di Annecy ed occuparono Thones, ad
iniziare dalla Mairie e dalle case dei borghesi.
La
sera del 7 maggio avvenne il primo scontro tra i soldati
francesi e gli inesperti ed anche poco disciplinati montanari.
I
primi ebbero la meglio, mettendo in fuga i secondi, che si ritirarono
sull’impervio altopiano della Mosette. Il giorno dopo fu invece la cavalleria
francese ad essere scompaginata con varie perdite tra morti e feriti.
Ma
il giorno successivo 9 maggio i francesi, ricevuti notevoli
rinforzi tanto da portare la truppa a 2500 unità, assalirono con vigore
le postazioni degli insorti che si dispersero ritirandosi nelle alte valli.
Uno
“spia” tra le file dei montanari, figura che non manca mai in queste
circostanze, fu anche la causa del successo dell’aggiramento di un lato delle
postazione degli insorti, attraverso un impervio sentiero montano.
[...]
Gervasio
Cambiano
Buonasera, nel 1792 e 1793 il Re di Sardegna era S.M. Vittorio Amedeo III di Savoia (regnò dal 1773 al 1796). Il sig. Gervasio Cambiano ha sbagliato nome
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