NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

giovedì 26 gennaio 2012

CI NASCONDONO UN’ALTRA RIVOLUZIONE PRO-MONARCHIA IN ROMANIA

25 gennaio 2012 By


Siamo alle solite. Nessun organo di informazione ne parla, ma in Romania c’è una vera rivoluzione.Migliaia di giovani hanno invaso strade e piazze. Gli scontri con la polizia sono sempre più frequenti. É così da più di una  settimana, ma solo ora giungono le prime attendibili notizie.
La rivolta é nata dopo i pesanti tagli imposti dalla BCE al governo di Emil Boc. L’ austerity riguarderà particolarmente il bilancio della sanità pubblica. Raed Arafat, che della sanità era vice-ministro, si é immediatamente dimesso. E la popolazione è scesa in piazza.


Domenica scorsa a Bucarest i dimostranti hanno lanciato pietre contro la polizia in assetto anti-sommossa, che ha risposto con lacrimogeni. Alla fine 50 persone hanno dovuto far ricorso a cure mediche e una settantina sono stati gli arrestati. Altre manifestazioni si sono tenute a Cluj, Timisoara e Iasi.
I manifestanti vogliono a gran voce le dimissioni del presidente Basescu e del primo ministro Boc, gli schiavi della BCE, del FMI e della finanza globale. Chiedono il ritorno della monarchia parlamentare, vogliono un governo che sappia fronteggiare gli istituti bancari e finanziari, che hanno in mano l’intera Europa e che, stanno commissariando uno ad uno tutti i paesi dell’Unione.

Le agenzie di stampa nazionali (mediafanews.ro e livenews.ro) parlano di un vero e proprio golpe. parlano di una popolazione esasperata così nelle grandi città, come nei piccoli villaggi, che assaltano letteralmente negozi e supermercati.
Boc intanto fa sapere che non si dimetterà e che non permetterà nuove elezioni o un referendum popolare che possa portare la Romania verso una monarchia popolare protezionista ed antieuropea. I rumeni non demordono e continuano a riempire le piazze.
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