NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

lunedì 2 gennaio 2012

Il SASSOLINO DELLA REGINA

Cari sassolini, in questo ultimo appuntamento della nostra rubrica per il 2011, lasciatemi spendere qualche parola, a conclusione delle manifestazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, su un personaggio a me molto caro: Margherita di Savoia, la prima regina d’Italia. Non so quanti di voi e mi rivolgo ai più giovani, ha mai studiato o sentito parlare di lei. Prim’ancora di essere una principessa e poi una sovrana, ella fu una donna che seppe, in un particolare momento storico della nostra amata Patria, infondere in tutti gli Italiani l’orgoglio di essere tali dopo il periodo eroico e tragico del Risorgimento.Figlia di Ferdinando di Savoia duca di Genova, fratello minore di re Vittorio Emanuele II e della principessa Elisabetta di Sassonia, Margherita rimase ancora in tenera età orfana di padre. La sua fanciullezza la trascorse nel castello di Agliè con la madre ed il fratellino Tommaso, ricevendo un’educazione degna del suo rango. Nel frattempo la nostra Penisola, seppur tra mille difficoltà, si era incamminata sulla strada dell’unificazione nazionale sotto l’egida di Casa Savoia. Né alta né bellissima, Margherita aveva di suo un grande fascino, una grande chioma bionda e due occhi azzurri, oltre ad una viva intelligenza ed una comunicabilità fuori dal comune. La morte prematura della regina Maria Adelaide, moglie dello zio Vittorio Emanuele II e l’allontanamento dalla corte della madre, la quale illudendosi di poter sposare il cognato sovrano vedovo, si era invaghita di un semplice funzionario di corte, portarono Margherita ad essere ufficiosamente la “prima dama” del Regno d’Italia in tutte le manifestazioni ufficiali, accompagnatrice dello zio Vittorio, in quanto le figlie di quest’ultimo, le cugine Clotilde e Maria Pia, erano già sposate da anni e vivevano all’estero.

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