30 Aprile 1848, che giornata a Pastrengo e che spettacolo superbo vedere S.M. il Re Carlo Alberto alla testa dei suoi 280 Reali Carabinieri a cavallo in uniforme da parata insieme al Primo Ministro Cesare Balbo e al Ministro della guerra Antonio Franzini seguire da vicino i movimenti delle truppe, il Principe Ereditario Vittorio Emanuele alla testa della fanteria come il fratello S.A.R. Ferdinando di Savoia Genova, perché a quell'epoca l'armiamoci e partite non era concepibile.
Avanzò troppo S.M. il Re , tanto
che l'avanguardia della sua scorta si trovò improvvisamente esposta ad una
furibonda fucileria, per un attimo si sbandarono rischiando di lasciare S.M. esposto,
immediata però la reazione del Maggiore Alessandro Negri di Sanfront che guidò
una furibonda carica di cavalleria alla quale partecipò S.M. stesso con tutta
la sua guardia travolgendo il nemico. In breve il nemico, pressato ovunque,
ripiegava in disordine oltre l'Adige.
Gli storici ancora discutono sul fatto
che non si inseguì subito il nemico in rotta, errore che non mancammo di pagare
ma non quel giorno, la giornata era nostra con poche perdite mentre gli
Austriaci lasciarono sul campo 1200 uomini fra morti e feriti e 500
prigionieri.
Non era che la Prima Guerra d'Indipendenza, la prima di molte
spallate all'Impero Austro-ungarico.
di Giuseppe Arrigo Salomone
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