Tre generazioni della Dinastia dei Borbone di Spagna |
Il
15 gennaio 1941, il Re Alfonso XIII rinunciava ai suoi diritti dinastici e e
designava successore suo figlio Don
Giovanni, conte di Barcellona, perché fosse "il Re di tutti gli
spagnoli".
Tuttavia,
il corso della storia ha impedito che il conte di Barcellona accedesse al Trono
e ha fatto sì che suo figlio Juan Carlos divenisse il Capo dello Stato, il 22
novembre 1975.
Seguendo
l'esempio di suo padre, Don Giovanni rinunciò ai suoi diritti dinastici il 14
maggio 1977 in favore del Re Juan Carlos, consolidando con il suo sacrificio
personale la trasmissione della titolarità della Corona.
Con
questo gesto, don Giovanni ha realizzato in tutta la sua dimensione storica e personale
il mandato di suo padre di essere "il Re di tutti gli spagnoli", che
ha rinnovato nella sua rinuncia a favore di Don Juan Carlos con il messaggio
che "il Re deve essere per tutti gli spagnoli".
Venticinque
anni dopo la sua morte, Don Giovanni, sepolto nel monastero di El Escorial,
come Juan III per espresso desiderio di Don Juan Carlos, ha visto rispettata la
sua volontà di una Corona inclusiva, nazionale ed arbitra.
In
primo luogo il suo figlio, Don Juan Carlos, e ora il suo nipote, Filippo VI,
hanno adempiuto il disegno che Don Juan stabilì per la Monarchia come
istituzione che, aliena ai partiti politici e leale alle istituzioni
rappresentative dei cittadini, deve, a incarnare l'unità e la stabilità della
Spagna.
Martedì
prossimo, i Re presiederanno una messa in memoria di Don Juan. L'istituzione
monarchica esprime in questo modo la sua legittimità storica, legata
all'esistenza stessa della Spagna e ricevuta democraticamente nella
Costituzione del 1978, riaffermandosi come l'istituzione necessaria per la continuità di una nazione che oggi è minacciata gratuitamente nella sua unità politica e territoriale.
Nostra traduzione dell'articolo
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