TORINO. Sappiamo che la
dinastia sabauda (il cui capostipite è considerato il Conte di Biancamano e le
cui origini risalgono più o meno all’anno 980) viene universalmente considerata
la più longeva d’Europa. È parimenti noto come dopo il referendum del 1946, la
monarchia dei Savoia ha ceduto il posto alla Repubblica italiana. In tutto, ben
966 anni di potere. Ciò che forse non tutti sanno è che la dinastia sabauda
vanta una folta schiera di santi e beati da Guinness dei
primati.
San Girolamo Carmelo
di Savoia visse nel XVI secolo
Lo scrittore e giornalista torinese
Lorenzo Bortolin, cultore di Storia della Chiesa, in una sua recente
pubblicazione su questo tema, ricorda come – tra santi, beati, venerabili,
servi e serve di Dio – il proprium sanctorum sabaudo
comprenda una schiera di ben 37 personaggi. Certo: molto dipenderà pure dalla
durata quasi millenaria dei Savoia, alternatisi per secoli sul trono, come
conti, duchi, principi, e infine come sovrani, ma resta comunque un fatto
sorprendente come questa dinastia annoveri una milizia davvero insolita e
straordinaria di anime “benedette” dalla Chiesa, che nessun altro Casato può
vantare.
Non tutti propriamente “santi” per la verità: ma comunque un folto stuolo
di nobili anime sabaude che godono di una postazione d’onore in paradiso. In
realtà, alcuni riconoscimenti di santità, ai vari livelli – diciamo così – di
intensità e grado, più che per meriti di concreta carità cristiana, o per la
pratica di una vita umile e pia, potrebbero essere stati talvolta concessi
soprattutto per pura opportunità politica. Non mancano tuttavia, per la
maggior parte dei personaggi, documenti, testimonianze storiche e dettagliate
agiografie che confermano e attestano episodi di autentica vita cristiana e di
pratica del Vangelo, e persino miracoli, che hanno fatto loro meritare sul
campo la “benedizione” della Chiesa.
I veri e propri “Santi” di Casa Savoia,
cioè le anime trapassate che godono del più alto grado di venerazione della
Chiesa sono due: Santa Giovanna di Savoia e San Girolamo Carmelo. La prima,
nata nel 1306, unitasi in matrimonio con il basileus Andronico
III, divenne imperatrice di Bisanzio acquisendo il nome di Anna Paleogina: fu
impegnatissima nell’inane tentativo di ricucire lo scisma tra la Chiesa
Cattolica e quella Ortodossa. La Chiesa la ricorda, appunto, con il nome di
sant’Anna Paleogina, imperatrice bizantina, ma era una Savoia.
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http://www.piemontetopnews.it/tra-culto-e-storia-i-37-santi-beati-e-servi-di-dio-di-casa-savoia/
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