NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

martedì 21 aprile 2020

Tra culto e storia: i 37 santi, beati e servi di Dio di Casa Savoia

TORINO. Sappiamo che la dinastia sabauda (il cui capostipite è considerato il Conte di Biancamano e le cui origini risalgono più o meno all’anno 980) viene universalmente considerata la più longeva d’Europa. È parimenti noto come dopo il referendum del 1946, la monarchia dei Savoia ha ceduto il posto alla Repubblica italiana. In tutto, ben 966 anni di potere. Ciò che forse non tutti sanno è che la dinastia sabauda vanta una folta schiera di santi e beati da Guinness dei primati.
San Girolamo Carmelo di Savoia visse nel XVI secolo
Lo scrittore e giornalista torinese Lorenzo Bortolin, cultore di Storia della Chiesa, in una sua recente pubblicazione su questo tema, ricorda come – tra santi, beati, venerabili, servi e serve di Dio – il proprium sanctorum sabaudo comprenda una schiera di ben 37 personaggi. Certo: molto dipenderà pure dalla durata quasi millenaria dei Savoia, alternatisi per secoli sul trono, come conti, duchi, principi, e infine come sovrani, ma resta comunque un fatto sorprendente come questa dinastia annoveri una milizia davvero insolita e straordinaria di anime “benedette” dalla Chiesa, che nessun altro Casato può vantare.
Non tutti propriamente “santi” per la verità: ma comunque un folto stuolo di nobili anime sabaude che godono di una postazione d’onore in paradiso. In realtà, alcuni riconoscimenti di santità, ai vari livelli – diciamo così – di intensità e grado, più che per meriti di concreta carità cristiana, o per la pratica di una vita umile e pia, potrebbero essere stati talvolta concessi soprattutto per pura opportunità politica.  Non mancano tuttavia, per la maggior parte dei personaggi, documenti, testimonianze storiche e dettagliate agiografie che confermano e attestano episodi di autentica vita cristiana e di pratica del Vangelo, e persino miracoli, che hanno fatto loro meritare sul campo la “benedizione” della Chiesa.
I veri e propri “Santi” di Casa Savoia, cioè le anime trapassate che godono del più alto grado di venerazione della Chiesa sono due: Santa Giovanna di Savoia e San Girolamo Carmelo. La prima, nata nel 1306, unitasi in matrimonio con il basileus Andronico III, divenne imperatrice di Bisanzio acquisendo il nome di Anna Paleogina: fu impegnatissima nell’inane tentativo di ricucire lo scisma tra la Chiesa Cattolica e quella Ortodossa. La Chiesa la ricorda, appunto, con il nome di sant’Anna Paleogina, imperatrice bizantina, ma era una Savoia.

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