La Storia d'Italia, quella con
la “S” maiuscola è passata a Novara.
Il 23 Marzo del 1849 dopo la sconfitta
delle truppe Sardo – Piemontesi alla battaglia della Bicocca il Re Carlo
Alberto abdicò in favore del figlio Vittorio Emanuele per assumere solo su di
sé il peso della sconfitta e fare in modo che al nuovo giovane Re fossero
applicate condizioni meno dure.
Il trapasso dei poteri avvenne
in Novara, a Palazzo Bellini, ove il Re pronunziò le famose parole: “Casa
Savoia conosce la via dell’esilio non quella del disonore”.
E dove pronunciò le parole che
fecero del figlio un Re. Il Re che compì l’Unità d’Italia.
Qualche tempo fa abbiamo
compiuto un’interessante visita a Palazzo Bellini, attualmente sede centrale
della Banca popolare di Novara. Uno svarione del cicerone, contestato con
garbo, non ha menomato l’importanza della visita.
Ne riportiamo un piccolo
resoconto fotografico sicuri di mostrare un luogo che non ha facilissimo accesso e di illuminare un po’ della nostra Storia, colpevolmente dimenticata.
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Lato Nord, con lapide commemorativa. |
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Il testo della lapide
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Lato est, la tradizione vuole che il Re Carlo Alberto abbia pronunciato le parole dell'abdicazione appoggiato al camino con su lo specchio. |
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Lato ovest, con ritratto di Re Vittorio Emanuele II |
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Lato sud, com ritratto di Re Catlo Alberto |
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Particolare della lapide |
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Particolare della lapide |
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