Alle 11 di sabato 15
dicembre nel Santuario-Basilica di Vicoforte monsignor Meo Bessone e il
professor Aldo Mola rievocano l'inumazione delle Salme di Vittorio Emanuele III
e della Regina Elena
Alle 11
di sabato 15 dicembre nel Santuario-Basilica di Vicoforte mons. Meo
Bessone e il prof. Aldo A. Mola rievocano l'inumazione delle Salme di Vittorio
Emanuele III e della Regina Elena. Il 15 dicembre 2017 giunse il feretro della
Regina, sepolta a Montpellier dalla morte, il 28 novembre 1952. Il 17 seguente
giunsero le spoglie di Vittorio Emanuele III, dal 31 dicembre 1947 deposte
nell'altare maggiore della Chiesa di Santa Caterina ad Alessandria d'Egitto,
ove il sovrano si spense il 28 precedente, cittadino italiano all'estero nella
pienezza dei suoi diritti di Capo dello Stato abdicatario.
La Principessa Maria
Gabriella di Savoia ringraziò il presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella, per aver fattivamente propiziato il loro congiungimento in patria,
nel cuore del loro amato Vecchio Piemonte.
Da un anno
le Salme dei Sovrani riposano nella Cappella di San Bernardo, accanto a quella
del duca Carlo Emanuele I, duca di Savoia dal 1580 al 1630, fondatore
dell'imponente Mausoleo di Casa Savoia avviato sin dal 1596, proseguito su disegno
di Ascanio Vitozzi e completato a metà Settecento dal geniale Francesco Gallo
con la cupola ellittica più grande del mondo, stupendamente affrescata da
Mattia Bortoloni e Felice Biella.
Le Tombe
sono meta quotidiana di un flusso crescente di persone attratte dall'austera
semplicità del luogo. Solenne e di rara bellezza, degna sepoltura di Vittorio
Emanuele III e della Regina Elena, come dichiarò la Principessa Maria Gabriella
di Savoia in visita a Vicoforte con la figlia Elisabetta, il Santuario propizia
la riflessione sulla storia d'Italia e sui suoi punti di forza: la libertà dei
cittadini e l'unità della patria, come si legge nel frontone del Vittoriano a
Roma.
Secondo il
prof. Mola “per allietarsi della traslazione di un anno fa, non occorre affatto
essere monarchici; basta sentirsi italiani”.
La
rievocazione è promossa dalla Consulta dei senatori del Regno, di concerto con
la Associazione di studi storici Giovanni Giolitti, presieduta da Alessandro
Mella, e con la adesione del Gruppo Croce Bianca di Torino, presieduta da
Alessandro Cremonte Pastorello.
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