Palazzo Madama accoglie la mostra sulle Madame Reali
Da giovedì 20 dicembre e fino al 6
maggio 2019, Palazzo Madama ospiterà “Madame reali:
cultura e potere da Parigi a Torino”, la mostra sulle Madame Reali.
La rassegna è dedicata a Cristina
di Francia (1606-1663) e a Maria Giovanna Battista di Savoia
Nemours (1644-1724), reggenti di casa Savoia tra il
Seicento e il Settecento.
Saranno più di 120 le opere in mostra
nella Sala del Senato di Palazzo Madama allestita secondo il
progetto dell’architetto Loredana Iacopino e curato da Clelia Arnaldi di Balme
e Maria Paola Ruffino.
Tutte le opere provengono da prestiti di
collezionisti privati e di importanti musei italiani e stranieri, tra cui,
il Polo Museale del Piemonte, Musei Reali di Torino, Biblioteca
Universitaria Nazionale di Torino, Gallerie degli Uffizi, Museo degli Argenti
di Firenze, Museo di Belle Arti di Lione, Museo del Rinascimento di Ecouen,
Museo del Prado di Madrid e il Museo del Castello di
Versailles.
La mostra
Si tratta di dipinti, oggetti d’arte,
arredi, tessuti, gioielli, oreficerie, ceramiche, disegni e incisioni che
ripercorrono cronologicamente la biografia delle due dame parigine trapiantate
a Torino.
Le due Madame Reali protagoniste della
mostra sono entrambe nate a Parigi e morte a Torino.
Con la loro forte personalità impressero un forte sviluppo alla società e alla
cultura artistica dello stato sabaudo tra il Seicento e il Settecento.
Inoltre, le due donne, una volta a Torino,
trasformarono profondamente quello che era un ducato provinciale in una vera e
propria realtà capace di dialogare con Madrid, Vienna e Parigi,
lottando anche contro l’egemonia del potete maschile.
Il percorso espositivo si concentrerà
sulle parentele che collegavano le due madame alle più grandi case reali
europee, sulle loro azioni politiche e culturali, sulle scelte artistiche per
le loro residenze, sul loro rapporto con la religione fino ad arrivare alla
moda e alle feste di palazzo. Infatti, le due madame reali in questione hanno
abitato Palazzo Madama e lo hanno reso importante, come tutta
la città di Torino.
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