di Emilio Del Bel Belluz
Non amo il calcio, ma con piacere
condivido la gioia del mio Paese nel
momento in cui la nazionale vince. In questi giorni ci sono gli europei in
Francia, che per me è un Paese tanto caro. Gli azzurri sono in ritiro a
Montpellier. In questa cittadina francese è sepolta la regina Elena di Montenegro, moglie di Re Vittorio Emanuele
III.
Mi sono chiesto, se questi nostri
campioni abbiano pensato di recarsi a portare un fiore alla tomba della regina
d’Italia. Questa donna coraggiosa e buona seguì il marito in esilio e dopo la
morte del Re in Egitto si trasferì in
Francia. Ha sempre aiutato i poveri con tutta se stessa e continuò a farlo
anche nella cittadina francese.
Una regina che si intratteneva molto volentieri
con le persone italiane che casualmente incontrava.
Una donna di Rivarotta, emigrata
in Francia per lavoro, mi ha raccontato di essersi più volte intrattenuta a
parlare con la regina. La sovrana amava
pescare e se incontrava qualcuno nato sotto il cielo d’Italia chiedeva
informazioni sulla sua vita e cercava di mitigare la sofferenza che l’italiano
provava nel vivere lontano dalla sua terra. La donna di Rivarotta mi ripeteva
sempre che la regina anche in Francia aveva saputo farsi amare.
Soffriva la lontananza dalla sua
patria e da suo figlio Re Umberto II che si trovava in esilio a
Cascais.
Alla sua morte, questa donna partecipò ai
funerali della buona regina.
Mi ripeto, mi auguro che i nostri
azzurri riescano a deporre un fiore sulla tomba della regina Elena di Montenegro. Se potessi, ricorderei ai nostri
calciatori che anche l’ultimo Re d’Italia e la sua consorte Maria Josè sono
sepolti in Francia, in un posto incantevole: Hautcombe.
Vorrei poi ricordargli che l’ultimo Re era un
grande tifoso dell’Italia. Ho letto su una rivista, la notizia che la nazionale italiana fece visita al Re
Umberto II, quando si trovava in Portogallo per giocare. In quell’ occasione il
sovrano fu tra gli spettatori ad assistere e ad applaudire la nazionale. In
quelle magliette azzurre venne tolto lo stemma Sabaudo, e posto al suo posto la
bandiera tricolore.
L’Italia vinse due campionati del
mondo durante il periodo della monarchia, indossando la maglietta con lo stemma
Sabaudo. Sono d’accordo che la storia è scritta
dai vincitori, ma un tributo da parte degli azzurri alla regina Elena mi sembrerebbe doveroso.
Mi viene in mente una foto che
raffigura il Re Umberto II che depone un mazzo di fiori sulla tomba della
madre. I suoi occhi esprimevano una grande malinconia che solo lui conosceva
bene.
Una malinconia che lo accompagnò
fino alla morte per non essere potuto
tornare al suo Paese che tanto amava e che aveva dovuto lasciare. L’esilio che
scontò fino all’ultimo giorno, finchè ricevette l’abbraccio del Signore e la
quiete che il mondo gli aveva negato.
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