NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

mercoledì 8 giugno 2016

Asti: lunedì torna il fantasma di Umberto II?

Riccardo Santagati

Lo spettro dell'ex Re d'Italia è atteso dopo il tramonto, ma prima di mezzanotte. Ecco cosa dovrebbe accadere, secondo gli acchiappafantasmi

Conto alla rovescia per “l’apparizione” del fantasma di Umberto II di Savoia che, secondo quanto raccontato dagli acchiappafantasmi dell’associazione National Ghost Uncover, dovrebbe avvenire lunedì 13 giugno tra piazza San Secondo e Palazzo Ottolenghi. Il caso delle apparizione Umbertiane è esploso a fine novembre quando Massimo Merendi, presidente dell’associazione, era venuto ad Asti per un primo sopralluogo in piazza San Secondo, davanti al municipio, dove alcuni testimoni avevano raccontato di aver visto il fantasma del Re di maggio, chi a figura intera, chi solo in parte. A seguito della pubblicazione dei primi articoli giornalistici, altri testimoni contattarono Merendi per raccontare di ulteriori visioni, più o meno analoghe.


Il caso più clamoroso, sempre stando al racconto degli acchiappafantasmi, riguarderebbe la consegna della famosa lettera firmata “Principe di Piemonte”, che lo spettro avrebbe dato “brevi manu” ad un testimone, una donna astigiana «di chiara e solida fede monarchica».

Il documento con le profezie
Il documento, analizzato dai ghostbusters e consegnato ad un notaio alessandrino affinché lo custodisca, riporterebbe alcune profezie, come l’ascesa ad un trono europeo di una delle discendenti di Umberto II, una nipote ancora minorenne. A fine gennaio, quando Merendi e un suo collaboratore erano tornati ad Asti per nuove rivelazioni, era stata annunciata l’intenzione di effettuare una perizia calligrafica sulla firma in calce al documento.

«Così è stato - spiega Merendi - e la firma risulta compatibile con quella di Umberto II, anche se questo non significa nulla. Invece l’inchiostro usato dal fantasma non è compatibile con quelli che esistevano ai suoi tempi, ma uno spettro può anche decidere di usare un inchiostro moderno. Il problema è che la firma è fin troppo compatibile, un fatto da tenere in debita considerazione». Merendi non aggiunge altro, ma poiché in tutta questa storia non è mai stata diffusa neanche una copia del documento, nonostante le richieste fatte dai giornalisti, dobbiamo accontentarci solo del suo racconto.


Cosa succederà lunedì?
Mentre altre ventisette presunte testimonianze sono state raccolte sulle apparizioni del fantasma - che sarebbero avvenute tra piazza San Secondo e il municipio - Merendi spiega le intenzioni del sodalizio per monitorare l’eventuale ritorno dello spettro il quale, colpo di scena, non sarebbe l’unico defunto ad apparire in piazza San Secondo. «Umberto II dovrebbe mostrarsi e parlare con un altro fantasma, una persona che incontrò da vivo - precisa Merendi - La nostra ipotesi è che lo faccia dopo il tramonto, ma entro la mezzanotte, anche se potrebbe apparire e poi svanire o farsi vedere direttamente a Palazzo Ottolenghi. In ogni caso saremo una decina, sparsi nelle due zone interessate, e copriremo tutte le 24 ore della giornata».
Gli acchiappafantasmi annunciano di voler installare, nel rispetto della legge, una serie di telecamere speciali e altri strumenti del mestiere, «ma le immagini Registrate, se non pertinenti al caso, saranno cancellate automaticamente nel giro di due ore».

Il selfie e il giallo delle date
Intanto prosegue su Facebook la raccolta delle adesioni dell’evento “Selfie di gruppo col fantasma di Re Umberto” in programma alle 20 di lunedì, in piazza San Secondo.
Ma c’è un ulteriore mistero che aleggia sull’intera vicenda, già di per sé ai confini con la Realtà: «Sappiamo che lo spettro del Re tornerà per via di due testimonianze diverse - conclude Merendi - Ma non c’è un’unica data in cui ciò potrebbe avvenire. E’ probabile che si ripresenti il 13 giugno, anniversario del suo esilio avvenuto nel 1946, ma anche il 18 giugno è una data plausibile». 18 giugno, come il giorno che sarebbe riportato nel documento delle profezie, firmato, ci raccontano, il 18 giugno 2015.

Data altrettanto simbolica perché il 18 giugno 1815, a Waterloo, Napoleone fu definitivamente sconfitto prima dell'esilio a Sant’Elena. Esilio chiama esilio? E perché no? Se fosse così le presunte apparizioni Umbertiane potrebbero rivelarsi un possibile volano anche per il turismo degli appassionati di soprannaturale. Basta crederci.






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