NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

mercoledì 22 giugno 2011

Il sindaco resta solo a difendere piazza Umberto II



da www.lastampa.it

(non c'è ovviamente bisogno di aggiungere la nostra posizione rispetto a tutto questo)

CASALBORGONE

Se fossi in Vittorio Emanuele IV, vedendo la “piazza” che si vuole intitolare a mio padre, girerei sui tacchi e andrei via offeso». Sergio Birolo sceglie l’ironia. Casalborghese di ritorno, Birolo abita sotto il campanile trecentesco del borgo antico, di fronte a quella che il sindaco di Casalborgone, Amos Giardino, vorrebbe far diventare piazza Umberto II. Un azzardo toponomastico che ha già fatto intervenire il prefetto di Torino, fatto cadere una giunta, smosso l’intera associazione partigiani d’Italia e spaccato il piccolo paese di mille anime.

La “piazza”, se così si può chiamare, è un’ansa di via Broglia, lo sterrato che corre attorno al campanile. Cento metri quadri che l’amministrazione sta “abbellendo” con una spianata di ghiaia in attesa dell’evento mondano che il sindaco aveva organizzato per domani: l’intitolazione con tanto di invito a Vittorio Emanuele e alla signora dei biscotti Doria. La festa, però, è rimandata. La prefettura ha ritenuto «irricevibili» le motivazioni con cui la piazza doveva essere intitolata. Sindaco e giunta, alla delibera, avevano allegato la lettera dell’associazione L’Leu che ufficialmente affermava: «Il referendum del 1946, come ormai tutti sanno, fu taroccato; ciò nonostante il re Umberto II accettò il falso risultato».Figuratevi in paese... Ironia della sorte, la casa prospiciente alla “piazza” è di un ex partigiano: Eligio Battù, delle brigate Giustizia e Libertà. Oggi, sempre per ironia della sorte, ci vive la figlia, sposata con il professor Ermanno Vitale, ultimo allievo di Norberto Bobbio e vicepresidente dell’Anpi di Chivasso. I partigiani sono stati subito informati. E il neo segretario provinciale, Diego Novelli, domenica è dovuto andare a tenere a freno gli animi. «Ho fatto da pompiere - racconta l’ex sindaco di Torino - ma poi ho scritto subito al prefetto chiedendo se da 65 anni vivo in uno Stato repubblicano illegittimo». Il prefetto è intervenuto. E Amos Giardino, per riparare, ci ha messo la toppa. Cambio di motivazione: ora la “piazza” va intitolata a Umberto II perché «ha fatto parte della storia d’Italia, meritevole della memoria per essere stato protagonista in un delicato momento storico della nostra nazione».Su questa base, persino un’intitolazione a Mussolini, allora. I quattro assessori della giunta si rifiutano di firmare. Risultato: il sindaco Giardino dà loro degli irresponsabili e revoca loro tutte le deleghe. Nomina due nuovi assessori: gli avvocati Guglielmo Capella e Andrea Rosso. I due espongono sui rispettivi balconi la bandiera italiana con tanto di stemma dei Savoia. In pratica, a Casalborgone, è nata la prima giunta monocolore monarchica della storia d’Italia.Il prefetto non ha ancora dato l’autorizzazione e ha rimesso la questione all’Istituto di Storia Patria. Eppure i preparativi fervono, per l’evento mondano. I residenti della piazza hanno recintato le loro pertinenze per evitare che si trasformino in “piazza”. Per l’inaugurazione è attesa una folla di partigiani inferociti. Se mai Umberto II fu esempio patriottico lasciando l’Italia dopo il referendum monarchia repubblica per evitare lacerazioni tra gli italiani, il sindaco Giardino sembra non averlo colto.

1 commento:

  1. Io penso che invece sia interessante, conoscere la vostra posizione su questo "pasticcio", fortemente voluto dal sindaco, che non fa onore a nessuno...

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