Aveva il volto chiuso, teso. Lentamente allungò una mano sul piano del tavolo fino a toccare con due dita il piccolo busto in bronzo di Vittorio Emanuele II, il Re Galantuomo.
«E i giovani?» seguitò. « Centinaia di giovani mi scrivono e si lamentano come nessuno parla loro dell'Italia. Ma è dunque così difficile - mi dica - è così difficile parlare dell'Italia, dire questo nome: Italia? »
Uno stralcio dell'intervista rilasciata dal Sovrano in esilio al giornalista di Epoca, Nando Sampietro, nel Marzo 1951.
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