Qualche solerte signore si è accorto di una delle residue vie intitolate alla Maestà del Re Vittorio Emanuele III e subito si è eroicamente fatto portatore della proposta della cancellazione della intitolazione della via medesima, non sia mai!
Il sindaco di Acerenza risponde diplomaticamente ringraziando l'eroe ma facendo sommessamente notare che la Storia non si affronta a colpi di spugna.
Moda tipica di neoborbonici e radical chic.
Cancellano la storia, la riscrivono, processano e sloggiano i cadaveri di coloro che li hanno sconfitti. Anche secoli fa.
La vendetta dei servi è l'odio.
ACERENZA - Il sindaco
di Acerenza, Fernando Scattone, risponde alla lettera aperta ricevuta, in data
5 settembre.2018, in occasione dell’ottantesimo anniversario della
promulgazione delle leggi, firmate dal Re Vittorio Emanuele III, da un avvocato
acheruntino residente a Pescara e che invita l’Amministrazione Comunale a
cancellare dallo stradario cittadino, Viale Vittorio Emanuele III.
[...]
In ogni caso, scrive il Sindaco, al netto dei tanti
problemi burocratici connessi alla modifica del nome di una strada, mi permetto
di anticipare il mio pur modesto parere, secondo cui, la storia, seppur
nefasta, non si affronta a colpi di spugna ma piuttosto con l’impegno dei
valori che si oppongono a qualsiasi tipo di discriminazioni. Ognuno di noi,
ciascuno per le proprie competenze, amministratori pubblici, insegnanti,
educatori, genitori ha l’obbligo morale e civile di raccontare e tramandare
alle nuove generazioni, la storia, gli uomini, gli artefici delle pagine belle
e brutte della nostra amata Italia.
Moda tipica di neoborbonici e radical chic.
Cancellano la storia, la riscrivono, processano e sloggiano i cadaveri di coloro che li hanno sconfitti. Anche secoli fa.
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