Il festival del libro della Garfagnana “Leggere Gustando”, diretto da Andrea Giannasi e organizzato da Prospettiva editrice e Garfagnana editrice, ricorda Giovannino Guareschi con una mostra di copie originali del “Candido” la nota rivista diretta dal giornalista emiliano.
L’evento che aprirà i battenti giovedì 21 luglio si terrà all’ombra dell’antica Rocca Ariostesca.
Dopo la guerra Guareschi, che era stato imprigionato in un campo tedesco, fece ritorno in Italia e fondò la rivista indipendente con simpatie monarchiche. Era un settimanale e usciva il sabato presentando molte vignette di feroce ironia. Nella rivista, insieme ad altre famose penne della satira italiana, lo stesso Guareschi seguiva numerose rubriche tra cui quella a firma “Il Forbiciastro”, che spigolava nella cronaca spicciola italiana.
Guareschi era rimasto un irriducibile monarchico e non lo nascondeva.
Non perse occasione per denunciare le truffe consumate ai danni della monarchia italiana. In occasione del referendum istituzionale del 2 giugno 1946 sostenne apertamente la monarchia e denunciò i brogli che avevano ribaltato l’esito del voto popolare.
Insieme alle copie del 1948 verranno esposte anche i fumetti del disegnatore Nazareno Giusti. Si tratta di un progetto, composto da oltre 200 tavole che prende in esame tutta la vita di Guareschi.
Il libro uscirà probabilmente in autunno stampato dalla casa editrice Hazard Edizioni di Milano con il titolo “Non muoio neanche se mi ammazzano. Vita di Giovannino Guareschi”
«Nazareno Giusti – scrivono Alberto e Carlotta Guareschi – ci racconta, come fosse una bellissima favola a fumetti, la storia di Giovannino Guareschi, nostro padre. Una di quelle «storie buffe e malinconiche che», scrive nostro padre, il fiume «placido e indifferente» raccoglie e «porta via verso il gran mare della storia del mondo». Siamo entusiasti per le illustrazioni, per la tecnica e per la scelta dei testi inseriti nelle tavole e nei baloon che rivelano una notevole sensibilità e un grande dono di sintesi, specie nei “capitoli” dei due “internamenti” e della sua scomparsa. Una storia che sembra veramente una favola, illustrata con colori surreali che donano profonde emozioni e trasformano la realtà in leggenda alla fine della quale si è dispiaciuti perché il fumetto è finito».
Nessun commento:
Posta un commento