NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

mercoledì 7 ottobre 2020

La prima carta costituzionale dell’Italia unita: lo Statuto Albertino

 


1. Lo Statuto Albertino nell’Archivio di Stato di Torino

L’Archivio di Stato di Torino conserva oggi circa 85 chilometri lineari di documentazione, databile tra l’VIII e il XX secolo.

All’interno di questo ingente patrimonio, il Museo Storico dell’Archivio di Stato conserva uno dei documenti sicuramente più famosi: lo Statuto Albertino, promulgato dal re Carlo Alberto di Savoia il 4 marzo 1848.

Carta costituzionale del Regno di Sardegna, lo Statuto non poteva avere collocazione diversa: a partire dal XVIII secolo, infatti, i Regi Archivi di Torino, l’attuale Sezione Corte dell’Archivio di Stato, erano finalizzati alla conservazione dei documenti più importanti degli Stati sabaudi.

2. Il documento

Testo normativo fondamentale degli Stati sabaudi, lo Statuto Albertino è redatto in due esemplari, uno in italiano e l’altro in francese, le due lingue ufficiali del Regno di Sardegna: italiano in Piemonte, Liguria, Sardegna, Lomellina e Nizza; francese in Savoia e Valle d’Aosta.




Si compone di 84 articoli, distribuiti su 6 fogli recto e verso, per un totale di 12 pagine In calce al documento sono presenti le firme di Carlo Alberto e dei diversi ministri: Giacinto Borelli (Interni), Ermolao Asinari di San Marzano (Esteri), Mario Broglia di Casalborgone (Guerra e Marina), Ottavio Thaon di Revel (Finanze), Giacinto Avet (Grazia e Giustizia), Cesare Alfieri di Sostegno (Pubblica Istruzione), Luigi Des Ambrois (Lavori Pubblici).

In quanto “legge fondamentale, perpetua ed irrevocabile della Monarchia”, destinata a trasformare il Regno di Sardegna in monarchia costituzionale, lo Statuto agli articoli 24-32 riconosce, per iscritto (elemento più importante quanto possa sembrare a prima vista), alcuni diritti fondamentali dei “regnicoli” ed elenca, sempre per iscritto, i loro principali doveri nei confronti dello Stato.

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https://www.filodiritto.com/la-prima-carta-costituzionale-dellitalia-unita-lo-statuto-albertino

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