Lettera dell’ing. Giglio sull’articolo
di Emilio Del Bel Belluz .
Ho apprezzato la rievocazione di
Alfredo Panzini, un altro dei dimenticati del primo novecento e credo opportuno
sottolineare la versatilità di questo letterato che passa da una felicissima
sintesi del nostro Risorgimento con “La vera istoria dei tre colori”, ad una versione
ironica della vita della povera moglie di Socrate con “Santippe”, alla rivisitazione
del delicato poeta Catullo, con “Il bacio di Lesbia” ed infine con pregevoli romanzi
che Mondadori pubblicò con il titoli “Sei romanzi tra due secoli”, ottanta anni
or sono, in una famosa collana di grandi romanzi, italiani e stranieri,
chiamata “Omnibus”, tra i quali voglio ricordare “Il padrone sono me”, per i
suoi risvolti sociologici. Questo per invitare i lettori a ricercare questi titoli
e ricavarne una lettura serena e piacevole.
Domenico Giglio
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