Milano,
la rivoluzione dei creativi: "Indietro, Savoia!"
Un’agenzia
di comunicazione lancia la proposta di “sfrattare“ i reali da vie e piazze per
intitolarle ai contemporanei "in base al merito"
di
Giulia Bonezzi
Milano,
21 dicembre 2019 - Se corso Vittorio Emanuele fosse all’improvviso rinominato a
Enzo Jannacci? E la Galleria, sempre Vittorio Emanuele II, a Gaber? La statua a
cavallo in piazza Duomo sostituita da una scultura di Bruno Munari? Gian Maria
Volonté potrebbe scippare piazzale Cadorna al generale del Regio Esercito
ricordato, tutto sommato, per la disfatta di Caporetto.
L’idea di convertire i
nomi di vie, strade e piazze dedicate ai reperti dell’Italia monarchica nel
segno della meritocrazia contemporanea – cioè ad artisti, scienziati, persino
politici, e anche viventi – è venuta a un gruppo di creativi milanesi, che l’ha
consegnata all’AdnKronos.
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