Il 2 giugno, giorno del referendum del 1946, si celebra una Repubblica che in realtà fu proclamata solo il 18, dopo molte polemiche e qualche incidente. E con una procedura per la conta dei voti spettacolare e macchinosa. Le schede arrivarono da (quasi) tutta Italia a Montecitorio nei sacchi più disparati: quelli della muzzezza da Napoli, quelli delle poste della Rsi dal Nord, quelli della farina dall’Emilia. E i conti si fecero a mano…
Nessun commento:
Posta un commento