NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

domenica 3 giugno 2012

1946: Torino Alle Urne Per Scegliere Tra Monarchia E Repubblica

Nel giugno del 1946 in Italia c’era ancora poco da scherzare. La tensione era alle stelle e le fronti dei potenti da una parte e dall’altra sudavano per l’ansia. Nella giornata del 2 di quel mese e la mattina successiva si era chiesto agli italiani: “preferite repubblica o monarchia?” Il 5 di giugno, dopo giorni febbrili e notti insonni, non si aveva ancora una risposta chiara. I palazzi romani diventati fortini della fazione monarchica e di quella repubblicana erano in turbolenta attesa per veglie turbate da notizie schizofreniche e contraddittorie sull’esito che avrebbe modificato senza appello l’assetto istituzionale della Nazione.
A Torino, rispetto ad altre città la votazione si svolse in un clima sereno; in altri centri del meridione i sostenitori della Corona scesero in piazza rabbiosi, ingaggiarono battaglie di strada con comunisti e repubblicani e in qualche occasione caramba e madama furono costretti a contenere le agitazioni a raffiche di mitra.
Da noi invece, i monarchici accettarono quasi con rassegnazione il naturale corso degli eventi e i fan della repubblica festeggiarono quello che consideravano come inevitabile, quasi scontato, anche se poi la sfida fu combattuta per diversi giorni a suon di conteggi nel risiko dei seggi.
Il 2 di giugno in città una leggera pioggerella bagnava le ordinate e pazienti fila dei torinesi in coda fuori dalle scuole per mettere quella fatidica “X”, un semplice segno di matita indelebile però come un tatuaggio sulla pelle dello Stato e sul quale era riposto il futuro della corona.
[....]
http://www.mole24.it/2012/06/01/1946-torino-alle-urne-per-scegliere-tra-monarchia-e-repubblica/

Nessun commento:

Posta un commento