L’Italia innanzitutto ! [
Umberto II ]
COMUNICATO STAMPA
2 giugno 2012: una parata davvero necessaria per un Paese in ginocchio ?
Il Comitato “ Gli Italiani dell’altro 2 giugno ”, costituito nel 1996 in occasione del 50° anniversario del Referendum del 2 giugno 1946 per difendere il ruolo di Casa Savoia – all’epoca era ancora vigente la XIII disposizione ”transitoria” della Costituzione - ed onorare la memoria di milioni di Italiani, ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica con riferimento alla festività del 2 giugno 2012.
Il Comitato esprime il proprio dissenso per la volontà del Presidente della Repubblica di non aver voluto abolire la parata in Via dei Fori Imperiali e il ricevimento a Palazzo del Quirinale. In questi giorni paesi e città italiani sono stati ripetutamente colpiti da scosse telluriche che hanno provocato lutti e danni gravissimi all’economia e al patrimonio artistico e necessitano di ingenti finanziamenti pubblici per la ricostruzione.
Il Comitato sommessamente ricorda a Napolitano il nobilissimo esempio della Regina Elena che nel 1908 si precipitò a Messina per assistere tutti coloro che erano stati colpiti dal terribile terremoto dell’epoca. Non ci furono balli a Corte né parate ma solo il corale aiuto della Nazione a chi aveva perso tutto.
COMUNICATO STAMPA
2 giugno 2012: una parata davvero necessaria per un Paese in ginocchio ?
Il Comitato “ Gli Italiani dell’altro 2 giugno ”, costituito nel 1996 in occasione del 50° anniversario del Referendum del 2 giugno 1946 per difendere il ruolo di Casa Savoia – all’epoca era ancora vigente la XIII disposizione ”transitoria” della Costituzione - ed onorare la memoria di milioni di Italiani, ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica con riferimento alla festività del 2 giugno 2012.
Il Comitato esprime il proprio dissenso per la volontà del Presidente della Repubblica di non aver voluto abolire la parata in Via dei Fori Imperiali e il ricevimento a Palazzo del Quirinale. In questi giorni paesi e città italiani sono stati ripetutamente colpiti da scosse telluriche che hanno provocato lutti e danni gravissimi all’economia e al patrimonio artistico e necessitano di ingenti finanziamenti pubblici per la ricostruzione.
Il Comitato sommessamente ricorda a Napolitano il nobilissimo esempio della Regina Elena che nel 1908 si precipitò a Messina per assistere tutti coloro che erano stati colpiti dal terribile terremoto dell’epoca. Non ci furono balli a Corte né parate ma solo il corale aiuto della Nazione a chi aveva perso tutto.
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