NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

sabato 12 novembre 2016

NELLE MONARCHIE REGINE ED IMPERATRICI

Le  difficoltà  incontrate  dalla  Clinton  per  l’elezione ,  poi  mancata, a  Presidente  degli  USA  , invitano,  ad  una  riflessione  sui  due  grandi  sistemi  istituzionali  esistenti, monarchico  e  repubblicano, e  sul  ruolo  delle  donne  negli  stessi   particolarmente  dove  le  monarchie  erano  più  diffuse  e  cioè  in  Europa  e  nei  paesi  intorno  al  Mediterraneo  a  dimostrazione  che  le  frasi  stantie  e  pur  diffuse  sul  progressismo  delle  repubbliche, sono  semplicemente  frasi  atte  a  colpire   gli  uditori, senza  valore  storico.

Tralasciamo  le  regine  mitiche, la  cartaginese  Didone  e  l’assira  Semiramide,  e  passiamo  alle  già  storiche  Sofonisba, numida, Cleopatra, regina  d’ Egitto  e  Zenobia , regina  di  Palmira, per  poi  andare  alla  bizantina  imperatrice  Teodora  ed  alla  longobarda  Teodolinda, tutte  figure  particolarmente  importanti  nella  storia  dei  loro  paesi  e  non  semplici  comparse .

Passiamo  ad  epoche  più  vicine  troviamo  la  grande  Elisabetta ,regina  d’ Inghilterra , che  ha  dato  il  nome  ad  un’epoca  “elisabettiana”, la  contemporanea   sfortunata   Maria  Stuarda, e  sempre  in  Inghilterra  , Anna  Stuart , determinante  nell’atto  di  unione  con  la  Scozia  del  1707 , due  regine  di  Francia , di  origine  italiana, Caterina  e  Maria  dei  Medici, anch’esse  dotate  di  forte  personalità  e  protagoniste  della vita  politiche  del  Regno , per  poi  andare  in  Russia  dalle  due  imperatrici  Caterina, la  seconda  detta  “la  Grande“, fra  le  quali  si inserisce  l’imperatrice  Anna  Ivanovna, tutte  tese  ad  un’opera  riformatrice  dell’impero , come  in  Austria  si  adoperava  Maria  Teresa , con  esiti  che  hanno  contrassegnato  e  contraddistinto  la  successiva  vita  dell’ impero  austriaco. Arriviamo  all’ottocento  e  sempre  in Inghilterra , oramai  Regno  Unito , abbiamo  Vittoria, anche  imperatrice  delle  Indie , da  cui  l’epoca  “vittoriana”, vera  e  propria  “nonna d’Europa”, i  cui  nipoti  sparsi  in  tutto  il  continente, non  sono  stati  purtroppo   alla  sua  altezza  .

Dobbiamo  aggiungere  altro ? Le  tre  regine  d’ Olanda , succedute  l’una  all’altra , per  123  anni , Guglielmina, Giuliana, Beatrice, ed  alla  attuale  Elisabetta  II, la  cui  durata  del  regno  , non  conosce  limiti, e  la  regina  di  Danimarca, Margherita  II , mentre  la  Svezia  dopo  la  famosa  regina  Cristina , figlia  di  Gustavo  Adolfo , donna  colta  e  sovrana  illuminata ,convertitasi  al  cattolicesimo  e  venuta  a  stabilirsi  a  Roma , avrà  nuovamente  una  regina  dopo  l’attuale  sovrano, di  cui  è  figlia . Questo  in  paesi  sulla  cui  importanza   nella  storia  d’ Europa  non credo  ci  sia  bisogno  di  soffermarci , ma  anche  dove  vigeva   la  “legge  salica” ,le  regine  pur  non  avendo  responsabilità  dirette  di  governo  hanno  contrassegnato  la  loro  epoca , come  è  stato  con  Margherita  di  Savoia , prima  regina  del  giovane  Regno, “icona  dell’Italia  Unita”, splendida  definizione  dello  storico  Galasso.


Domenico  Giglio. 

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