Dal ritorno della democrazia in
Italia (ovvero dalla fine della seconda guerra mondiale) ad oggi, i referendum
abrogativi sono stati un’infinità. Metà di essi – tra l’altro – falliti perché
non fu raggiunto il quorum (cioè, andarono a votare meno del 50 per cento dei
cittadini aventi diritto). Invece, i referendum non abrogativi si contano sulla
punta delle dita: sono esattamente cinque, compreso quello cui siamo tutti
chiamati a partecipare il 4 dicembre di quest’anno 2016 per la riforma della
Costituzione e l’abolizione del Senato eletto dal popolo. Ovviamente, il più
importante fu il referendum istituzionale “Monarchia o Repubblica”.
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