Domenico Fisichella, dopo il fondamentale
trittico dedicato al
Risorgimento ed al
Regno d’Italia , costituito da
“Il Miracolo del
Risorgimento”, “Dal
Risorgimento al fascismo”
e “Dittatura e
Monarchia”, ( editi rispettivamente nel
2010 , 2012 e 2014 da
Carocci Editore ), che costituiscono
la più recente, documentata, completa analisi della
storia d’Italia dal 1800 al
1946, è tornato, sempre nel
campo storico, al quadro
più generale delle
realtà europee e
mondiali ed ai
temi a Lui
cari della Dottrina dello
Stato e Scienza
della Politica di
cui è stato
per lunghi anni
docente .
Il
nuovo libro, testè uscito ,facente parte
della “Biblioteca di
Storia e Politica” dal
titolo “Il modello
USA per l’unità
di Europa? ” ( edizione “ Pagine
s.r.l.” del 2016 – euro
18,00 ) , tratta appunto questo
problema che come precisato
dal prof. Fisichella, non vuole
essere una storia
degli Stati Uniti
d’America, anche se logicamente ha dovuto
precisare alcune tappe
fondamentali della nascita
e dello sviluppo
di questa Unione, partendo
dalla riunione del
1774, a Filadelfia , delle tredici
originarie colonie, che nel
1776 , con la “Dichiarazione d’
Indipendenza“, si costituiranno appunto in Unione e
da Colonie in
Stati. E necessariamente ricorrono
i nomi di
Washington, Hamiltonn, Madison
e poi Monroe, con
la sua dottrina
e le tappe, anche
sanguinose e dolorose, della guerra
civile, detta “Guerra di
Secessione“, dopo la quale
ritrovata l’unità e
la preminenza dello
stato nazionale, nascerà,
come scrive Fisichella
“ La Grande Potenza”, i
cui sviluppi “imperiali”, ben conosciamo e
che portarono nel 1917 i primi
soldati americani in
Europa, in appoggio e
sostegno delle truppe
franco-inglesi, impegnate
nel mortale duello
con l’Impero Germanico .
Quanta differenza
con gli stati
europei di cui
ricorda, per sommi capi, le
linee di sviluppo, i dibattiti teorici
e le implicazioni
politiche, con le lotte
per l’egemonia, soffermandosi sulla
nascita di nuovi
stati, con belle pagine
dedicate all’ unità dell’ Italia, costituitasi in
Regno, e poi ancora
gli sviluppi della
attuale unione europea,
anche soffermandosi sul “Manifesto di
Ventotene”. Importanti infine le considerazioni, svolte
anche in precedenza
da Fisichella, sui dati
numerici della popolazione
europea, che nel giro
di un secolo, dal 1900
ad oggi, l’ ha vista
scendere dal 25%
della popolazione mondiale, a
molto meno del 10%, con
tendenza inarrestabile alla
ulteriore diminuzione, a vantaggio
dell’ Africa, ancora più che dell’Asia,
dove già
esistono l’India e la Cina, superiori al
miliardo di abitanti ! Dati impressionanti che
dovrebbero far riflettere gli
sprovveduti che rilanciano
i nazionalismi europei
o auspicano, in vari
casi la disintegrazione degli
stati nazionali, a favore
di più piccole
patrie.
Testo perciò
da leggere e
meditare , invece di romanzi
e di saghe
fuori del tempo
e della storia.
Nessun commento:
Posta un commento