01/04/2016 di Cristina Ioannilli
Soprannominata la "Regina di maggio", il suo regno durò solamente dal 9 maggio al 2 giugno 1946. Maria José di Savoia fu l’ultima sovrana d’Italia. Per Vittorio Emanuele III la principessa, in quanto donna, sarebbe dovuta rimanere lontana dalla politica ma, a causa della sua personalità ribelle e di grande fascino, ella cercò di salvare l’Italia nel momento più buio del secondo conflitto mondiale.
Marie José Carlotta Sofia Amelia Enrichetta Gabriella di Sassonia Coburgo-Gotha nacque a Ostenda, inBelgio, il 4 agosto 1906. Figlia di Elisabetta duchessa di Baviera e Alberto re del Belgio, Maria era la terzogenita, preceduta da Leopoldo, nato nel 1902, e Carlo nel 1904. A soli tre anni, si trasferì nel castello di Laeken, dove trascorse l’infanzia e l’adolescenza. Maria José era una bambina magra, alta, dai capelli talmente crespi ed arruffati che sarebbe potuta sembrare una donna africana, se non fosse stata bionda: “Négresse blonde” sarà il nomignolo che le verrà attribuito dalle dame romane quando farà il suo ingresso a corte. Per volontà di sua madre, si avvicinò più agli esercizi musicali che agli studi scolastici, tanto che a sette anni non sapeva ancora né leggere né scrivere.
L’estate del 1914, i reali del Belgio non andarono in vacanza: la guerra era ormai imminente. Il 17 agosto la famiglia reale lasciò la reggia di Bruxelles per trasferirsi ad Anversa; il 24 la città subì il primo bombardamento aereo della storia. Alla fine del mese re Alberto ritenne opportuno mandare la famiglia in Inghilterra: Lord Curzon, ex viceré delle Indie, mise a loro disposizione la tenuta di Hackwood. Maria José trascorse in Inghilterra quasi tre anni, parte nella tenuta di Lord Curzon, parte in un convento delle Orsoline nella contea di Essex. Fu proprio durante l’esilio a Londra che Maria José sentì parlare per la prima volta di un suo eventuale matrimonio con Umberto di Savoia; aveva appena nove anni. In seguito, quando la situazione bellica si fece più stabile, i piccoli principi furono condotti spesso a De Panne per trascorrere qualche settimana con i genitori; qui, accanto alla madre, Maria José prestò per la prima volta la sua opera di crocerossina. Il 22 marzo 1917 fece il suo ingresso nel collegio della Santissima Annunziata a Poggio Imperiale, vicino Firenze, nel quale sarebbe rimasta fino al 1919; entrò in seguito, come educanda, in un convento nei dintorni di Bruxelles, ma fu nel salotto di sua madre che cominciò a conoscere il mondo. In quel periodo non mancarono infatti soggiorni in Italia e spesso la famiglia reale belga fu ospite dei Savoia, sia nella tenuta alpestre di Racconigi sia in quella marina diSan Rossore: fu in queste occasioni che Umberto e Maria José si incontrarono più volte.
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