Nei suoi 64 anni di regno Elisabetta II ha saputo personificare l'identità di una nazione molto più di tanti capi di Stato repubblicani in tutto il mondo
Sono un convinto repubblicano. E però bisogna ammettere che le monarchie costituzionali funzionano alla perfezione, sopravvivono ai cambiamenti, e anzi talvolta si mostrano più capaci dei sistemi repubblicani di stare al passo coi tempi.
Prendete Elisabetta II. Giovedì prossimo compie 90 anni, si dovrebbe immaginarla decrepita a un'età in cui di sicuro in Italia si chiederebbe a gran voce la rottamazione magari condita dai consueti insulti al vecchiume che sempre risuonano nei cambi di regime (“giovinezza, giovinezza, primavera di bellezza…”
E invece Elisabetta Windsor è ancora, e meglio di chiunque altro, la personificazione dell'identità di una nazione. Anzi delle quattro nazioni riunite nel Regno Unito perché è sempre meglio non dimenticare che ciò che chiamiamo Gran Bretagna è frutto di una unione tra inglesi, gallesi, scozzesi e irlandesi non sempre pacifica né sempre volontaria e quindi bisognosa di simboli viventi.
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Ci permettiamo di chieder al Dottor Polito, sicuramente uno dei migliori giornalisti d'Italia in questo tempo, se forse non è il caso di rivedere qualcuna delle sue convinzioni dopo aver schiettamente riconosciuto che le Monarchie funzionano alla perfezione.
Ci complimentiamo comunque per il bellissimo pezzo, pubblicato sul "7" del Corriere della Sera del 15/4/2016.
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