NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

lunedì 29 aprile 2013

Spari e sparate

La nostra solidarietà ai Carabinieri che negli ultimi giorni sono stati presi di mira durante rapine e tentativi di attentato alle istituzioni è totale ed incondizionata.
Ringraziamo la dedizione dei militari dell'Arma Fedelissima nell'arginare poderosamente crimini e criminali in Italia.

Ciò che non ci convince oggi è il commento più o meno diffuso, sempre bipartizan, che vogliono far passare come unico reale: "Attenti e non soffiare troppo sul fuoco della protesta altrimenti questa passa ad un livello più alto e si colpiscono le istituzioni".

Non ci sta bene. 

La protesta è nel Paese, tra la gente, tra le persone che non capiscono i bizantinismi della politica mentre perdono il lavoro, la casa, la dignità, il desco.

Non a Beppe Grillo va imputato il fatto di aver alzato i toni. I toni sono già altissimi. Lo dicono le decine di suicidi di questi tempi, passate in sordina dalla stampa.

A Beppe Grillo, pur non condividendone noi molte prese di posizione politica, va piuttosto riconosciuto il merito di aver portato la protesta nel luogo simbolo della democrazia, il parlamento, ed aver dato una speranza di cambiamento a milioni di cittadini. Che questa speranza sia poi delusa nei fatti è altro discorso che non vale la pena di affrontare adesso. 
Ma dare la colpa dell'attentato di ieri a Beppe Grillo è strumentale ed odioso. 


Adesso che si sono accordati per fare il governo, Deo Gratias, facessero anche un bell'esame di coscienza davanti alla Nazione ed ammettessero di aver utilizzato la ricchezza d'Italia in maniera dissennata, per scopi personali o al massimo, nel caso più nobile, per meri interessi di partito.
Restituissero alla Nazione il maltolto e poi si mettessero da parte definitivamente, appena usciti dall'emergenza di cui i partiti al governo sono gli unici responsabili.

A quelli di sinistra che danno la colpa a quelli di destra ricordiamo che pochi mesi di governo Prodi furono sufficienti a smantellare una riforma delle pensioni che, per quanto draconiana, non prevedeva esodati e buchi di sorta, creati invece durante la riforma dei tecnici.
E adesso pedalate!

Auguriamo ai militari dell'Arma ancora vivi la pronta guarigione dalle ferite.
Ci chiniamo reverenti davanti al sacrificio dell'Appuntato Tiziano Della Ratta caduto a Maddaloni nell'adempimento del proprio dovere.


Nessun commento:

Posta un commento