NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

martedì 31 maggio 2022

Margherita di Savoia: la Prima Regina d’Italia


Nel 1861 Vittorio Emanuele II divenne Re d’Italia, ma quello era un regno senza regina. La moglie Maria Adelaide d’Asburgo era morta nel 1855, e degli 8 figli solo due erano femmine, Maria Clotilde sposata in Francia a Girolamo Bonaparte e Maria Pia sposata a Re Luigi I in Portogallo. Non c’erano quindi neppure principesse reali ad accompagnare il re.

La presenza di una regina, anche se consorte, era molto importante e, pur senza avere potere politico, significava un maggior numero di balli, ricevimenti e occasioni sociali che mettevano in moto moltissime attività, moda, gioielli, ma anche personale di cucina e servizio, cameriere e dame di compagnia. Anche nell’ambito sociale aveva una grande importanza. Era la Regina ad occuparsi di beneficenza, molto spesso mirata a donne e bambini, accoglieva suppliche ed era quasi sempre ammirata e amata dal popolo anche quando il marito non lo era affatto. In fondo nonostante gli anni che passano è ancora così.

Il figlio primogenito Umberto, erede al trono, nacque il 14 marzo del 1844 e nel 1862 aveva incontrato Eugenia Attendolo Bolognini Litta con la quale iniziò una relazione durata fino alla sua morte. Ebbero un figlio, Alfonso, molto cavallerescamente riconosciuto dal marito per salvaguardare la reputazione della donna.

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