NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

venerdì 15 novembre 2019

Quel giorno in cui Vittorio Emanuele III si mise una rivoltella in tasca prima di incontrare il Duce


Articolo di Famiglia Cristiana Per i 150 anni della nascita di Re Vittorio

In occasione dei 150 anni dalla nascita del sovrano pubblichiamo uno stralcio tratto dal libro di Luciano Regolo "Così combattevamo il duce: l'impegno antifascista di Maria José di Savoia nell'archivio inedito dell'amica Sofia Jaccarino" (Kogoi edizioni) che rievocano i drammatici momenti del Gran Consiglio del Fascismo e l'incontro tra il re d'Italia e Mussolini a Villa Savoia, con i retroscena del piano dei reali che avrebbe portato all'arresto il capo del fascismo.

In occasione dei 150 anni dalla nascita di Vittorio Emanuele III pubblichiamo uno stralcio tratto dal libro del condirettore di Famiglia Cristiana Luciano Regolo "Così combattevamo il duce. L'impegno antifascista di Maria José di Savoia nell'archivio inedito dell'amica Sofia Jaccarino" (Kogoi edizioni) in cui vengono rievocati i drammatici momenti del Gran Consiglio del fascismo del 24 luglio che spodestò Mussolini e il successivo incontro tra il re e il duce prima del suo arresto.


Alle 17 del 24 luglio nella sala del Pappagallo di Palazzo Venezia si riunì lo storico Gran Consiglio, protrattosi fino alle prime ore del 25, che, a larga maggioranza, approvò la mozione presentata da Grandi per le dimissioni del duce e l'uscita immediata dal conflitto. Ma, incoraggiato da alcuni messaggi di pentiti, tra coloro che lo avevano sfiduciato, ricevuti nella stessa mattinata, Mussolini chiese al re di poter anticipare l'udienza: pensava di poter godere del suo appoggio per rimettere a posto le cose. Perciò, il piano, fu immediatamente cambiato: Vittorio Emanuele III avrebbe visto Mussolini alle 17 a Villa Savoia, poiché era domenica e il sovrano si trovava nella sua residenza privata e, uscendo da lì, il duce sarebbe stato portato via dalla famosa autoambulanza. Del piano per la cattura del duce, Maria Josè sapeva fin dal 19, quando Arena ne era stato informato da Castellano. Così come sapeva che la mozione Grandi avrebbe provocato la caduta del regime. Tuttavia, apprese solo dalla radio che l'arresto era stato anticipato di un giorno.

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Famiglia Cristiana



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