Nella loro idea, la forma
istituzionale della monarchia era quella che meglio rispondeva alle istanze del
popolo italiano, specialmente nel Mezzogiorno
[...]
Ma occupiamoci qui del
principale, il Partito Nazionale Monarchico che nacque il 13 giugno ’46, pochi
giorni dopo il referendum e la partenza di re Umberto, dalla fusione di altre
forze liberali e conservatrici favorevoli alla corona. Fu fondato
dall’onorevole Alfredo Covelli, eletto alla Camera nel 1948. Nell’idea
monarchica, la forma istituzionale della monarchia era quella che meglio
rispondeva alle istanze del popolo italiano, specialmente nel Mezzogiorno, dove
la devozione alla corona era ancora grande, come disse, nei primi anni ’50,
Achille Lauro (storico esponente monarchico di cui torneremo a parlare),
tentando di convincere la Dc ad un’alleanza in funzione anticomunista.
E, in effetti, il Pnm non era
certo un partito debole. Tanto che, nel 1953, ottenne 1 milione e 800mila voti
alla Camera e 1 milione e 500mila al Senato, eleggendo rispettivamente 40
deputati e 18 senatori. A Bitonto ne ottenne ben 3220, risultato di poco
inferiore a Pci e Psi. Al Senato, inoltre, era riuscito a far eleggere, in
quell’anno, Franco Rogadeo, colui che donò al Comune di Bitonto Palazzo
Rogadeo, sede oggi della Biblioteca Comunale. Medaglia d'argento al valor
militare ricevuta direttamente dalle mani di Umberto II, fu un convinto
monarchico e, dopo il referendum, da direttore generale del Personale della
Marina, sciolse il suo giuramento come ricordò Marino Pagano su Bitontolive.
[...]
Alcune imprecisioni. Lo sappiamo.
Lo staff
Nessun commento:
Posta un commento