NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

giovedì 7 marzo 2019

Il Duce e il Re



Condividiamo la lettura di questo articolo con la solita premessa: non significa una condivisione totale di ogni sillaba. Significa che è interessante.
di Carlo Cisbani

Lo invocarono in molti , per anni, prima e dopo la Marcia su Roma: parliamo della “normalizzazione” del fascismo. Ma accadde che furono, invece, fascistizzati il Governo, il Parlamento, le Organizzazioni Sociali; in buona sostanza, il fascismo veniva “statizzato”.
Il 30 dicembre 1926, un Decreto-Legge dichiarò il “Fascio Littorio”, emblema dello Stato. Il 31 dello stesso mese, una circolare di Mussolini ai Ministri, stabilì che negli atti ufficiali, alla data del calendario, si aggiungesse quella dell’annuale fascista. Dagli atti ufficiali, la soggezione portò l’”Era Fascista” anche nelle comunicazioni private. Alla fine, non vi fu più un editore che osasse pubblicare un libro senza la doppia data. Nei primi giorni del gennaio 1927, il Sottosegretario alla Guerra, Generale Ugo Cavallero, veterano della Campagna Italo-Turca, ordinò che fossero resi gli onori militari alle insegne della Milizia e dei Fasci. Alla fine di quel mese, la Cassazione riconobbe alla Milizia stessa, il carattere di “Corpo Armato dello Stato” (ancorchè il suo capo rimanesse il Duce e non il Re). Agli inizi di marzo, il Fascio Littorio fu apposto sulle ali e sulle fusoliere degli aerei militari.


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http://www.deanotizie.it/news/2019/03/06/il-duce-e-il-re/

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