NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

sabato 26 gennaio 2019

E' ancora viva nel Sannio la passione monarchica


L’attaccamento dei beneventani e dei sanniti in particolare per la Monarchia è stato sempre molto intenso e basta dare uno sguardo ai risultati del Referendum del 1946 tra Monarchia e Repubblica per capire ogni cosa.
A Benevento città si espressero per la Monarchia ben 15.023 elettori, mentre per la Repubblica solo 4.197.
In tutta la provincia 108.220 elettori votarono per la Monarchia e 42.541 per la Repubblica.
Ma non finisce qui perché già negli anni ’50, Benevento unica città d’Italia, ebbe ben due sindaci di dichiarata fede monarchica: il prof. Alfredo Zazo (1952) e il marchese avv. Antonio Rivellini (1954/1955), mentre il Sannio mandò al Parlamento nazionale il prof. Alfredo Covelli, monarchico inossidabile molto amato dal popolo del quale era espressione.
Ora essendo passati tanti anni fa un certo effetto sapere che nel Terzo Millennio quella fiamma è ancora viva e c’è persino un manipolo di persone che conservano intatto quel sentimento e sono persino pronti a misurarsi partecipando alle imminenti elezioni europee della prossima primavera.

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http://www.realtasannita.it/articoli/politica/e-ancora-viva-nel-sannio-la-passione-monarchica.html

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