NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

martedì 11 novembre 2014

Per il Re

Salva   il  Re  che  dismesso
L’emellino
E  la  porpora, come  il
Fantaccino
Renduto  in  panni  bigi,
sfanga  nel  fosso  o  va  calzato
d’uosa
cercando  nella  cruda  alpe
nevosa,
Dio  vero, i  tuoi  prodigi.
Salva  il  Re  che  partisce  il
Pane  scuro 
Col  combattente  e  non
Isdegna  il  duro
Macigno  alla  sua  sosta
Né  pe’  suoi  brevi  sonni  strame
O  paglia….
Sospesi  ai  rossi   orli  della
battaglia
che  sotterra  è  nascosta.
Proteggi   il  Re  del   sollecito
Amore
Che  in  casta  forza  il  tremante
Dolore
Cangia  con  l’occhio  fermo,
il  Re  che  in  fronte  ha  la  ruvida
ruga

e  pur  si  dolce  esser  può
quando  asciuga
la  tempia  dell’ infermo.
Proteggi  il   Re  della  semplica
Vita
Chinato  verso  ogni   bella  ferita
Che  è  rosa  del  suo  regno,
chinato  verso  il  sorriso  dei
morti,
verso  il  sorriso  immortale  dei
morti,
che  è  l’alba   del  suo  regno.

Gabriele  d’ Annunzio -  dalla  terza  delle  cinque  “preghiere  dell’ avvento”  composta  il  19  novembre  1915    


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