NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

lunedì 10 novembre 2014

Documento originale della resa dell'Amba Alagi sequestrato a un privato a Padova


Ottantenne custodiva la lettera originale del vicerè che dichiarava la resa dopo l'Amba Alagi, nella guerra d'Etiopia. Ha provato a venderla, la Procura ha aperto un’inchiesta.

PADOVA. Ha chiamato lo Stato Maggiore dell’Esercito per chiedere che valore aveva il documento originale nel quale Amedeo di Savoia firmava la resa di Amba Alagi, di fronte agli inglesi, del 17 maggio del 1941. Chi ha risposto all’ottantenne padovano ha fatto un salto sulla sedia visto che l’interlocutore diceva di avere il documento, dal grande valore storico, in mano. Lo Stato Maggiore ha interessato la procura della Repubblica di Padova che ha aperto un’inchiesta senza ipotesi di reato, con lo scopo di recuperare in tempi brevi la preziosa lettera.
I carabinieri della procura, su mandato del pubblico ministero Federica Baccaglini, gli hanno spiegato che quel documento non poteva venderlo visto il suo valore e vista la circolare 43 del 1950 che obbliga chiunque venga in possesso di documenti di rilevanza storica a consegnarli allo Stato. Il pensionato aveva quel telegramma del Governo centrale dell’Africa Orientale Italiana, perchè suo padre era il capo di Stato Maggiore dell’epoca e da quel 1950 quel documento militare su carta velina, originale, era rimasto sull’armadio di casa.
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