NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

martedì 6 novembre 2012

Onore al Milite Ignaro, eroe a sua insaputa


Per uno scherzo patriottico del calen­dario, la festa delle Forze Armate coincide quest’anno col giorno della Vit­toria da cui fu originata.




Per uno scherzo patriottico del calendario  la festa delle Forze Armate coincide quest’anno col giorno della Vittoria da cui fu originata.
Me li ricordo da bambino, il 4 novembre  i reduci del 15/18,il loro estremo Ot­tocento di ragazzi del ’ 99 finito in trincea. Quello di novembre era il ponte di diopa­triaefamiglia, perché celebrava i santi, i morti e gli eroi.
Nell’aria l’odore di castagne arrostite. Poi l’Italia li dimenticò e noi ragazzi di destra restammo soli col tricolore in mano. Dopo, venne una timida ripresa d’italia­nità fra Craxi e Spadolini, poi Ciampi e da ultimo Napolitano.
A me colpivano da bambino il Milite Ignoto e il mistero tragico della sua identità. Dicevano che ci poteva essere chiunque dentro la sua urna, anche mio zio Francesco disperso al fronte.
Col Milite Ignoto la religione della pa­tria prese a Roma il posto dell’Altare per il re.
La patria si democratizzò in piena monarchia.
Poi lessi Junger ed Evola che ce­le­bravano nel Milite Ignoto l’impersona­lità eroica, l’azione pura e assoluta che non mira neanche al riconoscimento e al­la gloria.
Magnifica visione, ma la verità del Mili­te Ignoto era la sua spaesata umanità di povero ragazzo, magari un fante contadi­no che non era mai uscito dalla terra sua, che non sapeva niente della vita e si trovò coscritto a saper tutto della morte. Era il Milite Ignaro, e la sua era la purezza dei bambini e degli agnelli più che degli eroi e dei titani.
Eroe a sua insaputa, ingenuo, recalci­trante o solo docile ai superiori e al fato. Ma il sacrificio lo rese grande.

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