Che ovunque assistiamo alla
decadenza, se non addirittura all’assenza di buone maniere, anche ai livelli
più alti delle istituzioni nazionali ed internazionali è cosa nota, ma c’è
sempre chi batte i precedenti record come nel caso di Nancy Pelosi, Presidente
della Camera dei Rappresentanti degli USA, che ha volutamente e volgarmente stracciato
il testo del discorso annuale sullo “Stato dell’Unione” che il Presidente Trump
aveva appena pronunciato, in modo che tutti potessero vedere il suo gesto.
Spiace dover notare questa scortesia,
che non ha precedenti, da parte di una persona, che dal cognome, denota le sue
origini italiane, in quanto ha offeso il Capo dello Stato e con lui le decine
di milioni di elettori statunitensi, che lo hanno portato democraticamente alla
presidenza.
Forse le pesava lo smacco avuto
nella respingimento da parte del Senato, della messa in stato d’accusa (impeachment)
del presidente, da lei fortemente voluta, nel mentre il suo partito, il
democratico, faceva una ridicola figura nei caucus dello Jowa.
Così facendo si semina, o
meglio si coltiva, perché la semina era già avvenuta nel 2016, in occasione
delle ultime elezioni presidenziali, l’odio politico nei confronti
dell’avversario, che si dovrebbe combattere con le armi dei programmi di
governo e di soluzione dei problemi, mentre si preferisce la diffamazione ed il
dileggio, il che porta dall’altra parte a rendere “pan per focaccia”,
abbassando il dibattito politico a livello di rissa da angiporto.
Domenico Giglio.
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