NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

martedì 25 maggio 2021

Il libro azzurro sul referendum - XXI cap - 7

 


4)   NUMERO DEGLI ITALIANI. CHE MILITARONO NELLE FORZE ARMATE DI SALO'.

«L'Istituto non dispone di dati in materia».

Ad altre richieste fatte al Professore Silvio Golzio dell'Università di Torino, egli rispose in data 9-65-1952

a) non abbiamo tavole di mortalità aggiornate. Le ultime ufficiali si riferiscono alla situazione prebellica  
b) e c). L'Istituto di Statistica non ha pubblicato notizie distinte per i morti per cause di guerra e per bombardamento...

d) non credo si possano applicare al periodo 1941-1945 i dati del 1915-18. La mortalità di guerra ed anche quella dei, civili è stata nell'ultimo conflitto inferiore a quelle della prima guerra mondiale»

Da quanto sopra detto si rileva che le obiezioni eventuali non si pos­sono basare che su induzioni, giacché la risposta dell'Istituto Centrale di Statistica è «impressionantemente negativa».

1) La percentuale del 60% della popolazione quale indice della cifra dei cittadini di età maggiore di anni 21 aventi come tali diritto elettorale attivo è risultante dalle Statistiche ufficiali del Regno d'Italia (pubblicate dall'Istituto Centrale di Statistica) ed è confermato dai dati ufficiali più sotto riportati (dati dell'Istituto Centrale di Statistica e Ministero Interni per le elezioni per l'Assemblea Costituente e « referendum » istituzionale 2-6-1946 pubblicato a Roma 1948, dall'Istituto Centrale di Statistica per le elezioni politiche 1948 - Vol. II ediz. 1951, completo per tutti i Comuni, è del Ministero Interni, Div.ne Servizi elettorali e annuario statistico ita­liano, serie V, Vol. III per le elezioni prov.li 1951-52).


La popolazione residente del 1951 è calcolata dall'Istituto Centrale di Statistica in 47.138.400; del 1952 può calcolarsi in relazione all'incremento della popolazione diminuito per flessione delle nascite e comprendendo le morti in 47.600.000 circa; sulla base del 6o% la cifra complessiva degli elettori 51-52 corrisponde al 62% della popolazione (compreso Bolzano).

Un'agenzia ufficiosa prevede per le elezioni del 1953 (dichiarazioni' dell'On. Paolo Rossi all'A.G.I. riportate dall'«Osservatore romano» otto­bre 1952) un totale di 27 milioni di elettori (si noti minore che per il 1946), con poco meno di 26 milioni votanti; tale previsione conferma una percen­tuale anche inferiore al 6o% di elettori (57,5%) su una popolazione calco­lata in circa 47 milioni di abitanti (2).

2) Un calcolo preciso della popolazione elettorale probabile per le singole elezioni non ha potuto essere compiuto, ove si escludano i dati per Bolzano e la Venezia Giulia. Però i rilievi basati sugli elettori calcolati secondo l'età, col computo sulla popolazione al 21-4-1936 e sugli elettori divenuti tali nel 1946 per aver raggiunto il 21° anno di età, colla detra­zione delle morti del periodo 1936-46; altro computo eseguito prendendo come base i presumibili elettori nel 1941 e alla data 1° luglio 1943, confer­mano le conclusioni di cui al precedente studio.


(1) In mancanza di dati precisi, si rileva però che i bombardamenti, gli sfollamenti, furono cause di gravi perdite nella popolazione civile in misura maggiore che nella guerra 1915-18.

(2) Nuove recenti comunicazioni dell'On. Scelba parlano di 30.500.000 elettori.

COMPUTO DEGLI ESCLUSI DAL VOTO
(dai dati ufficiali)


L’ufficio autonomo Reduci dalla prigionia di guerra e rimpatriati;

rimpatrio dei prigionieri di guerra ed internati 1944-47, Istit. Polig. dello Stato, Roma 1947 (3202520, diede i seguenti dati :

L'ufficio Autonomo Reduci dalla prigionia di guerra e rimpatriati;

Militari in territori esteri (8-9-1943) : Germania 615.40o, Francia 30.400, Svizzera 20.400, Polonia 62.500, Grecia 35.400, Bulgaria 2.500 - Tot. 765.400. Prigionieri di guerra in mano inglese 399.400 - americana 123.800 - france­se 37.200 - russa 20.400 (cifre evidentemente di fonte ufficiale russa in realtà aumentabile ad almeno 80.400 tenuto conto che nel giugno 1951 e nell'ago­sto 1952 il nostro delegato all'O.N.U. On.le Meda, comunicò un elenco di 63.400 prigionieri non rimpatriati - Totale ufficiale 580.400, aumentabile sui dati ufficiali ad almeno 640.400. Quindi 765.400 militari in territori esteri più 640.000 prigionieri di guerra eguale totale 1.405.400. Risultano ufficialmente rimpatriati al 1°dicembre 1944 a tutto maggio 1946: 1.166.600. La differenza fra 1.405.400 e 1.166.600 è di 238.000.

Si deve però rilevare che il 16 marzo 1943 Radio Mosca comunicò la notizia della TAS agenzia ufficiale del Governo Sovietico : « l'armata rossa ha catturato 655.000 militari italiani », tre giorni dopo, il 19 marzo, Mario Correnti (Togliatti) in un discorso radio agli italiani confermò che l'esercito italiano aveva perduto 175 mila uomini, dei quali 655 mila prigionieri.

Il Gen. Valentin Gonzales, detto El Campesino, in una conferenza-stampa a Roma tenuta il 23 Aprile 1953 dà il numero di non meno di 80.opo prigionieri italiani ancora in Russia nel 1949. (Da « la Stampa » del 25-4-1053)•

La cifra ufficiale dà un totale di 580.400, aumentabile in realtà da un minimo di 640.400 ed un massimo di 675.400, quindi 765.400 militari in territori esteri più una media di 655.000 prigionieri di guerra dà un totale di 1.420.400, aumentabile di circa 30.400 colle « rivelazioni » di El Cam-pesino.

Risultano ufficialmente rimpatriati a tutto maggio 1946: 1.166.600. La differenza fra 1.420.400 e 1.166.600 è di 253.800.

Le cifre sopradette corrispondono in massima agli ultimi dati del Sottosegretariato. Stampa e Propaganda « Documenti di vita italiana » (Rivista « Oggi » del 14 agosto 1952); Prigionieri degli americani : 125.400, dei francesi 37.500, degli inglesi 4.08.400, dei russi 80 mila: totale 605.500, quindi la differenza tra 1.415.500 e 1.166.400 è di 240.100. I prigionieri di guerra morti prima dell'8 Settembre 1943 risultano 4.857; dopo l'8 Settem­bre 28.732 con un totale di 33.589.



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