NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

lunedì 1 aprile 2019

Achille Lauro e il primo partito personale della storia italiana


L’avvocato bitontino Pietro De Santis fu il candidato al Senato nelle uniche elezioni politiche a cui partecipò il Partito Monarchico Popolare


Esauriti i partiti che, negli anni ’40, formarono il panorama politico dell’immediato dopoguerra, torniamo in campo monarchico per parlare del Partito Monarchico Popolare di
 Achille Lauro. Un nome, quest’ultimo, più noto, oggi, in ambito musicale. Ma quello di cui parliamo oggi è colui da cui hanno preso il nome sia il cantante che la nave da crociera divenuta tristemente famosa negli anni ‘80 per l’abbordaggio di un gruppo terrorista: l’omonimo armatore napoletano, personaggio di rilievo negli ambienti affaristici vicini al fascismo e rappresentante del Mezzogiorno monarchico.
Del PMP abbiamo già accennato, ricordando i monarchici. Non varrebbe la pena parlarne ulteriormente, se non fosse che quello di Lauro è ricordato da alcuni storici come il primo partito personale della storia repubblicana. Per partiti personali intendiamo quei partiti che legano le loro vicende e il loro destino al proprio fondatore. Non avendo una struttura organizzativa solida e si appoggiano spesso, a livello locale, a personaggi non legati ad altre forze politiche, magari grossi portatori di voti, di frequente tali in quanto rappresentanti di interessi economici.

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