NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

lunedì 20 marzo 2017

Quell’incontro da Re dei carnevalari

In una foto ritrovata in un libro sull’esilio di Umberto II sono immortalati carristi e operai di Viareggio



VIAREGGIO. «Ma chi è che tocca la spalla del re?». Alessandro Santini, ex presidente della Fondazione Carnevale, sfoglia il libro “Il pensiero e l’azione del re Umberto II dall’esilio” scritto dallo storico ministro della Real Casa Falcone Lucifero: d’un tratto intravede una fotografia che ritrae l’ultimo sovrano d’Italia assieme ad alcuni operai. «Pensavo fossero quelli che avevano costruito Villa Italia a Cascais», racconta Santini. Macché: chi sembra quasi abbracciare il figlio di Vittorio Emanuele III è il carrista Nilo Lenci, ma Santini lo scoprirà soltanto dopo aver letto la didascalia. Che recita: «Estoril (Portogallo) aprile 1959. Il Re Umberto II tra gli operai viareggini addetti alla costruzione di carri allegorici ispirati a motivi portoghesi».

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